La “costrizione” della pupilla è un “movimento oculare” (se possiamo chiamarlo così) che filtra la quantità di luce che entra nell’occhio ed è direttamente correlata alla messa a fuoco, come il diaframma della macchina fotografica. Infatti, quando andate dall’oculista e vi mette quelle gocce e poi per un po’ non riuscite a vedere nemmeno l’orologio è perché le vostre pupille non si rimpiccioliscono, rimangono dilatate e la messa a fuoco da vicino è impossibile. Mettere a fuoco un oggetto che si avvicina a noi o a cui noi ci avviciniamo implica la costrizione della pupilla, cioè quest’ultima deve diventare più piccola. Quando ci avviciniamo a un oggetto che stiamo fissando il nostro sistema registra il movimento che facciamo (tecnicamente stiamo parlando di accelerazione lineare). Da questa premessa possiamo cominciare a discutere di due aspetti molto importanti.
1- Se il Sistema del Simpatico è troppo attivo o non adeguatamente inibito avremo un soggetto che oltre ad avere le mani e i piedi sudati, ad essere un po’ tachicardico, magari iperteso e con il respiro corto tendenzialmente agitato, ha anche le pupille dilatate e difficoltà nel mettere a fuoco cose da vicino. Si affatica leggendo, si stanca al pc e con ogni probabilità la luce gli dà particolarmente fastidio.
2- Se il soggetto ha fastidi in auto, specialmente se non guida lui, se gli dà fastidio guardare in basso ed ha altri piccoli fastidi legati al movimento dell’intero corpo può accadere che faccia fatica a convergere gli occhi, a costringere le pupille e a mettere a fuoco.
Continua…