Quando guardiamo un quadro muoviamo velocemente gli occhi da un particolare all’altro. Quando guardiamo in volto il nostro interlocutore, muoviamo rapidamente gli occhi da un punto all’altro del suo viso. Quando lavoriamo al pc i nostri occhi si muovono rapidamente da una parte all’altra dello schermo.
I movimenti rapidi sono chiamati saccadici, quando eseguiamo un movimento saccadico verso un obiettivo dobbiamo allo stesso tempo inibire un movimento saccadico verso un obiettivo diverso; cioè dobbiamo decidere che cosa guardare. Se vogliamo mantenere l’attenzione sul nostro obiettivo, dobbiamo ulteriormente inibire la spinta e la voglia di guardare da un’altra parte. Avete mai visto gli occhi degli uccelli che saltano da una parte all’altra in continuazione. ecco loro non riescono tanto ad inibire i movimenti oculari rapidi verso nuovi oggetti di interesse.
I disturbi dell’attenzione (ADHD) in realtà sono dovuti al fatto che si è attenti a tutto, troppo, quindi non ci si può focalizzare su di una cosa sola.
Quando eseguiamo una saccade verso un obiettivo dobbiamo sapere dove è posizionato nello spazio. Se crediamo sia in un posto ma quando gli occhi arrivano lì non lo trovano devono eseguire una correzione. La capacità di eseguire i movimenti saccadici accurati e precisi dipende dalla accurata rappresentazione che noi abbiamo dello spazio intorno a noi. Per poter essere accurati bisogna che la “griglia di rappresentazione dello spazio” che abbiamo nel nostro cervello (per chi ha familiarità con l’anatomia del cervello, localizzata nei collicoli superiori) combaci con la realtà. Quando non è così oltre ad avere movimenti saccadici inaccurati, accade che si urta contro gli oggetti, contro le porte, si sbatte la testa contro gli armadietti sospesi ecc. perché si percepisce che un oggetto sia in un quadratino della griglia della propria rappresentazione, mentre in realtà sta da un’altra parte e ce ne si accorge sbattendo la testa, come tante cose nella vita.
Continua…