E’ stimato che vengono compiuti più di 100mila movimenti saccadici al giorno. I movimenti rapidi oculari sono i movimenti più rapidi che riusciamo a fare in tutto il nostro corpo. I saccadici possono essere stimolati volontariamente (decido di guardare in un punto) o per riflesso (un obiettivo appare nel mio campo visivo e gli occhi automaticamente e rapidamente lo guardano). I saccadici volontari hanno bisogno di una corteccia cerebrale integra, mentre quelli riflessi hanno bisogno di circuiti nel tronco encefalico integro. Ad ogni modo, se i circuiti nel tronco encefalico sono danneggiati e i movimenti saccadici riflessi sono compromessi, anche quelli volontari saranno compromessi. Questa osservazione permette a volte di localizzare il problema.
Si possono eseguire saccadici anche verso un obiettivo che viene udito, verso una propria parte del corpo oppure verso un oggetto che si ricorda di essere in quel posto. Questo dà l’idea di come sui movimenti oculari (tra cui i saccadici) si àncorino funzioni cerebrali superiori che sono lo specchio anche della integrità mentale di un soggetto.
I movimenti saccadici oculari sono veloci e precisi, gli occhi insieme in modo coniugato si spostano da un obiettivo ad un altro. La precisione del movimento è tipicamente ma non esclusivamente, una funzione del cervelletto. Quindi se gli occhi si fermano prima (cioè sono ipometrici) o dopo (ipermetrici) e poi correggono la posizione si possono indagare altre funzioni del cervelletto e capire dove è il problema. E con la neurologia funzionale si possono ripristinare le funzioni danneggiate.
Per aver dei saccadici precisi bisogna che la griglia cerebrale dello spazio sia accurata nel rappresentare la realtà. Se il cervello posiziona l’oggetto in un quadratino della griglia muove gli occhi esattamente in quel quadratino. Ma se poi non trova l’oggetto in quel luogo deve correggere la posizione degli occhi con un movimento aggiuntivo. La griglia di rappresentazione dello spazio si altera per tantissimi motivi anche perchè è sempre in aggiornamento. Ogni volta che muoviamo gli occhi la aggiorniamo, la confermiamo o la correggiamo,
Spero che questi post siano di aiuto a capire tante corrispondenze ad esempio tra fare un ragionamento, collegare un pensiero ad un altro, e muovere gli occhi da un punto ad un altro.
C’è una forte analogia tra chi per accendere un fornello usa un lanciafiamme, e chi non riesce a muovere con precisione gli occhi da un oggetto all’altro. Sono entrambi sproporzionati, in neurologia si dicono Dismetrici.
Continua…