Il nistagmo opto-cinetico necessita di diverse attività oculari che abbiamo già viste: fissare un obiettivo, inseguirlo, muovere gli occhi rapidamente. Se i movimenti oculari ci danno una mappa del funzionamento del cervello, allora significa che l’attività opto-cinetica nelle diverse direzioni può sia testare la funzionalità di diverse parti del cervello che essere usata per stimolare diverse parti del cervello che sono state identificate come ipo-funzionanti o con qualche problema. Quindi per correggere/curare/guarire lesioni funzionali.
Il nistagmo opto-cinetico è un’attività riflessa non volontaria. Volontaria sarebbe se uno contasse il numero di oggetti che scorrono davanti agli occhi. Quando l’occhio è invece catturato ripetutamente da oggetti che scorrono l’attività opto-cinetica è riflessa, automatica e necessita di altre aree cerebrali.
Se la lettura di questi articoli sui movimenti oculari tende a confondervi per le numerose precisazioni e focalizzazioni fatte è un buon segno perchè vi trasferisce il concetto più volte ribadito: i movimenti oculari mappano il cervello e se riusciamo a concepire le funzioni cerebrali come sfaccettate e interconnesse e direi complesse, possiamo non stupirci che gli occhi si comportino in un modo analogo. Tuttavia, riuscire a decifrare questo codice ci permette di correggere lesioni cerebrali funzionali.
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