Il cervello riceve input, stimoli, informazioni e dà sempre una risposta motoria. Se la specie umana si presenta in stazione eretta, con il linguaggio verbale, le dita prensili, capacità matematiche e di elaborazione di funzioni esecutive cerebrali ciò è dovuto al tipo e alla quantità di stimoli ricevuti dall’ambiente circostante.
Le specie animali meno complesse, come i quadrupedi o quelle che strisciano o nuotano, hanno un sistema nervoso meno complesso e hanno tutte gli occhi. Le specie più semplici non hanno gli emisferi cerebrali ma solo il tronco encefalico. La parte più alta del tronco encefalico si chiama mesencefalo: è il cervello antico. Da lì, via via che il sistema si è sviluppato, sono “sbocciati” i due emisferi del cervello. Al di sotto del mesencefalo, sempre nel tronco encefalico, c’è un’area che si chiama ponte. Dal ponte è sbocciato il cervelletto.
Ciascun occhio è mosso da sei muscoli. Cinque dei quali hanno i loro nuclei (centraline) nel mesencefalo mentre uno ce l’ha nel ponte. Il mesencefalo e tutto il tronco encefalico sono il cervello antico. Significa che in questa struttura ci sono tutte le primordiali centraline neurologiche per ricevere stimoli, esplorare l’ambiente e dare risposte motorie: scappare o aggredire, mangiare e bere, cercare il cibo, ecc.
Sono ovviamente strutture mediali, centrali, quindi da loro dipendono le attività più nuove, quelle più laterali, più complesse e, se vogliamo, più umane. Il cervello antico ovviamente ha connessioni con il midollo spinale nella colonna vertebrale. Le risposte motorie antiche sono il nuoto e lo strisciamento. Con lo sbocciare delle appendici degli arti il cervello antico si è espanso per creare strutture neurologiche per controllare gli arti. Il controllo degli arti è sempre legato a ciò che noi vediamo e sentiamo nell’ambiente. Quindi lo sbocciare del cervello dal mesencefalo, che alberga il controllo oculo-motorio, è in funzione della capacità di dare risposte motorie in base a come il cervello percepisce l’ambiente, esplorandolo anche, e soprattutto, con gli occhi.
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