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NIBIRU, Il pianeta dell'attraversamento

Creato il 02 marzo 2014 da Dariosumer

"Il Pianeta dell'attraversamento"
Nell'Epica della creazione, il nome del pianeta che invase il Sistema Solare e, che assistito dai suoi sette satelliti - o lune - si impegnò in una "Battaglia Celeste" con un pianeta chiamato Tiamat (la Terra primordiale). Dopo aver sconfitto e diviso in due Tiamat, l'invasore si unì al Sistema Solare, ma con un'orbita molto più grande di quella degli altri pianeti a noi conosciuti.
Mentre l'Epica viene trattata generalmente alla stregua di mito o allegoria, ZS l'ha considerata, invece, la narrazione di una sofisticata cosmogonia che descrive la formazione del Sistema Solare e della vita sulla Terra. Nei testi astronomici e delle mappe celesti mesopotamiche, Nibiru (ribattezzato "Marduk" dai Babilonesi) è elencato tra i pianeti, perciò gli studiosi si sono chiesti se era solo un'altro nome per indicare Giove o Marte.
Considerando invece l'Epica della Creazione come un vero e proprio trattato di astronomia, Sitchin è giunto alla conclusione che Nibiru è proprio il nome sumero del pianeta "in più" del nostro Sistema solare, che, quando si avvicina al Sole, passa tra Giove e Marte.
Il nome del pianeta, Nibiru, significa infatti "Pianeta dell'attraversamento", perché attraversa ripetutamente nel tempo e nello spazio il luogo della Battaglia Celeste; nelle raffigurazioni sumere era ritratto con il segno di una croce.
NIBIRU, Il pianeta dell'attraversamento
La presenza di questo segno nelle raffigurazioni del VII e VI secolo a.C. è stata uno degli indizi che ZS ha utilizzato nel suo libro Il Giorno degli dèi per decifrare le profezie bibbliche relative al "£Giorno del Signore"; molti dei testi astronomici assiri e babilonesi di quell'epoca sono serviti davvero da guida per osservare il Pianeta Nibiru che ritornava in prossimità della Terra ogni 3600 anni equivalente ad un Sar (un anno di Nibiru di rotazione ellittica intorno al Sole, con una rivoluzione contraria agli altri pianeti terrestri).
NIBIRU, Il pianeta dell'attraversamento
Si sta tentando di minimizzare le informazioni riguardo a questo pianeta e i motivi di tale operazioni sono più che immaginabili, Nibiru esiste ed è una realtà con cui occorre confrontarsi, anche se la NASA chiude le sue informazioni.
L'ipotesi che la Terra sia stata abitata da entità intelligenti provenienti da altrove presuppone l'esistenza di un altro corpo celeste sul quale tali esseri intelligenti abbiano fondato una civiltà più avanzata della nostra.
Finora, quando si pensava a eventuali visitatori giunti sulla Terra da un altro pianeta, la mente correva subito a pianeti come Marte o Venere. Oggi, però, sappiamo che su questi due "vicini planetari" della Terra non esistono forme di vita intelligenti né un'avanzata forma di civiltà: perciò chi crede nelle visite di questi "astronauti interplanetari" deve guardare ad altre galassie e a stelle lontane come luoghi di provenienza di questi extraterrestri.
Tali ipotesi presentano vantaggi e svantaggi. Il vantaggio è che, se è molto difficile provarne la veridicità, è altrettanto difficile escluderla. Lo svantaggio, invece, sta nel fatto che i presunti luoghi di provenienza di questi esseri sono
lontanissimi dalla Terra e richiedono anni e anni di viaggio alla velocità della luce.
Chi formula tali teorie, quindi, postula sempre un viaggio di sola andata verso la Terra: una squadra di astronauti in missione senza ritorno, o magari una navetta sfuggita al controllo e perdutasi nello spazio, e poi precipitata sulla Terra.
Non è questo, tuttavia, il concetto che i Sumeri avevano della dimora celeste degli dèi. Essi credevano all'esistenza di una "dimora celeste", un "luogo puro", una "dimora primordiale", su cui regnava Anu, mentre i suoi figli Enlil, Enki e Ninhursag erano scesi sulla Terra e avevano fissato lì la loro dimora. (fonte: ningizhzidda.blogspot.it)

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