Ci stiamo avvicinando all'appuntamento più importante e più sentito dell'anno o quanto meno del mese di febbraio: le elezioni? nooo ma chi se ne frega, tanto gli italiani in quei giorni soffrono di amnesia.
Stavo invece parlando di Sanremo, la kermesse canora presentata quest'anno da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Tuttavia una commistione tra politica e musica c'è, com'è logico che sia, dato che i testi, almeno quelli un po' impegnati, trattano temi sociali.
Sarà che ormai le nostre campagne elettorali somigliano a quelle americane, tutte lustrini e divertimento ma scarse di contenuti, sarà che colpa degli italiani, a noi sta bene così e vogliamo sempre ridere su tutto, c'è da dire che ad oggi i politici le hanno provate tutte per sorprenderci: Berlusconi che annuncia di abolire l'IMU e di restituire quella già pagata, Mario Monti che gira uno spot in mezzo a nipoti e vecchietti, rinunciando al suo stile tutto economist e loden, Bersani che pettina le bambole, Grillo che salta da un palco all'altro (vabbè lui comico lo è veramente).
Mancava Vendola, che qualche giorno fa in un'intervista ha dichiarato di aver partecipato a Sanremo come corista. Ebbene si il leader di SEL era sul palco nel 1995 cantando con il duo Guzzanti-Riondino (era nel coro denominato Riserva Indiana) la canzone "Troppo Sole". La canzone era di chiara matrice ambientalista e quindi tutto si può dire di Vendola tranne che non sia coerente.
Poi vabbè si sa che noi gay amiamo metterci in mostra. E voi invece che rapporto avete con il canto?
Buongiorno
Amoon