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Nicola Felice Torcoli - Hasta la pittura sempre - a cura di Anna d’Ambrosio Testo critico Jacqueline Ceresoli

Creato il 24 settembre 2013 da Roberto Milani
Nicola Felice Torcoli - Hasta la pittura sempre - a cura di Anna d’Ambrosio Testo critico Jacqueline Ceresoli Nicola Felice Torcoli Hasta la pittura sempre
A cura di Anna d’Ambrosio Testo critico Jacqueline Ceresoli
inaugurazione
giovedì 26 settembre 2013 dalle ore 18.30

Amy-d Arte Spazio
via Lovanio 6 Milano MM2 Moscova [email protected] www.amyd.it 
In un orizzonte così frammentato, le ricerche artistiche troppo spesso somigliano a tasselli persi di un irricom- ponibile mosaico.
La personale di N.F.T restituisce al pubblico una porzione significativa dello scenario artistico odierno, nel ten- tativo di mostrare come nell’arte

contemporanea e nello specifico nel lavori presentati , sia in corso un movimento di riorganizzazione del ma- teriale sparso della postmodernità .
Si tratta di un processo che mostra tratti affini a ciò che nel linguaggio informatico viene definito “ defrag “, de- frammentazione pur non negando il frammento e la rottura che il Novecento ha determinato all’interno dei prin- cipi assiomatici della cultura tradizionale,.

L’operazione di deframmentazione, compatta i vuoti nell’attualità dell’arte contemporanea, preserva il fram- mento come ricchezza e riorganizza l’idea stessa di totalità e/o insieme .
“ Simultaneità, ibridazioni , gioco di incastri possibili tra espressionismo, cubismo, futurismo ,orfismo, raggismo e altre correnti novecentiste, iconografie industriali e paesaggi urbani o naturali risolte in composizioni pseudo- meccanicistiche in bilico tra astrazione e figurazione, razionalità e surrealtà , in cui la pittura e le sue variabili formali diventano un presupposto di costruzioni o di assemblaggi polimaterici .

L’artista Nicola Felice Torcoli , classe 1980 , generazione post-modernista, figlio dell’estetica del mescolamento, della cultura pop e transavanguardista ,di formazione accademica tradizionale, sedotto dalla materialità più che dalla smaterializzazione dell’opera : è homo faber, radicato al valore della manualità, del disegno e del co- lore , della potenzialità volumetrica ed espressiva dei materiali .perché l’arte si fa con tutto. Torcoli è onnivoro d’immagini, esperienze, incline alla sperimentazione di nuove tecniche ; è un inesauribile ricercatore di “se- duzioni“ visive e tattili .... Questa prima mostra personale milanese segna il superamento di un’estetica mac- chinista amata da Fernand Léger, suo pittore prediletto e maestro ispiratore “.
«Jacqueline Ceresoli de: EFFETTO LEGO : variabili ludiche costrutive di Nicola Felice Torcoli»
Chi voglia comprendere le implicazioni dell’opera deve entrare nel suo processo costitutivo e chiedersi come funziona .
Il punto fondamentale della mostra, è la presa di coscienza che l’arte contemporanea abbia bisogno di guida per la <> che ne smontino i meccanismi.


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