LONDRA – La casalinga, lei, proprio non la vuole fare. Però alla famiglia e ai figli (ben 4) non ci rinuncia. Insomma, molti direbbero che è una di quelle persone che vorrebbero ”la botte piena e la moglie ubriaca”, eppure Nicola Mendelsohn, 41 anni, moglie e mamma di quattro splendidi figli, è stata appena nominata capo delle operazioni di Facebook per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, con il ruolo di vicepresidente.
E, di certo, la scelta del suo nome non è stata né casuale né frettolosa visto che, con lei, si è chiusa una ricerca durata sei mesi per trovare il sostituto adeguato per la posizione aperta dopo le dimissioni di Joanna Shields (un’altra donna, teniamo a precisare), che a ottobre ha lasciato il posto vacante per insediarsi a capo del TechCity Project di Londra voluto dal premier David Cameron.
Insomma, la lista delle super mamme-mogli in carriera si fa sempre più ampia. Come non far riferimento alla bellissima nonché fashionissima Marissa Mayer, niente meno che l’attuale amministratore delegato di Yahoo (assunta con tanto di pancione in bella vista quasi pronta per partorire) dopo essere stata la prima ingegnere donna assunta da Google e una dei primi 20 impiegati della compagnia di cui faceva parte dal giugno 1999.
Ma come fanno, queste donne, a riuscire a conciliare la vita da mamma con la carriera? Perché, diciamolo, qui non stiamo parlando di dive di Hollywood che passano il tempo in palestra e nei centri benessere. Qui si parla di donne che mandano avanti colossi dell’informatica come Facebook, Google o Yahoo.
Una delle risposte ce la fornisce Nicola Mendelsohn che, “alla faccia” di chi dice che la donna in carriera deve per forza di cosa sacrificare la vita privata, lei ha deciso di lavorare solo 4 giorni a settimana. Il week end lungo, insomma, se lo tiene per sè. Non dello stesso parere sembra essere invece l’altra “super mamma in carriera” Marissa Mayer che, al contrario, ha adirittura vietato il lavoro part-time da casa ai suoi dipendenti (misura che ha colpito in particolare le donne) sostenendo che “i lavoratori tendono a essere meno produttivi senza la motivazione di un brulicante ufficio attorno a loro”.
Così, in “smacco” a Marissa, Nicola lavora quattro giorni su sette ed è da sempre grande sostenitrice della flessibilità degli orari con l’obiettivo di venire incontro alle donne che devono “farsi in quattro” tra la carriera e la famiglia.
“Il mercato deve riuscire ad accogliere le donne nel migliore dei modi. Ed io preferisco assumere una donna di talento per quattro giorni a settimana, invece che perderla per sempre” ha dichiarato Nicola in un articolo apparso sul Daily Mail.
E noi siamo pronti a giurare che, se anche a Facebook la cosa va bene, il ragionamento funziona.