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Nicola Pezzoli: Chiudi Gli Occhi e Guarda.

Da Mariellas

Nicola Pezzoli: Chiudi Gli Occhi e Guarda.

La copertina del libro.


Titolo: Chiudi Gli Occhi e Guarda.
Autore: Nicola Pezzoli.
Editore: Neo Edizioni.

Scrivere nuovamente di Nicola Pezzoli dovrebbe tornarmi facile. Ho amato il primo libro che ho letto di lui, Quattro Soli a Motore scrivendone d'impulso una recensione che ritengo una delle mie migliori. Merito non della scribacchina evidentemente, ma del romanzo. La materia prima.E ora sono qui, nel silenzio della mia camera a riprendere per mano il protagonista del suo nuovo libro. Lo stesso del precedente. L'alter ego del suo autore: Corradino.Le note informative sul personaggio le verga di prima mano l'Autore oltre la metà del racconto. Eccole:Nome: Corradino. Età: 12 anni e mezzo. Segno zodiacale: acquario. Cosa farò da grande: ingegnere o studioso di dinosauri, o al limite prete (però sarò molto mistico). Stato civile: divorziato da Stevanato Cristina (lei non sa niente). Materia preferita: geografia. Squadra di calcio: INTER. Squadra di pallacanestro:Emerson Varese. Macchina preferita:128 Rally. Letture: Tex e Topolini. Canzone: Sweet Lady Blue. Attore: Totò. Golosità: la pizza al trancio da Quinto a Varese. Cose che adoro: i gatti, giocare, LA MAMMA, il Mare. Cose che mi stan sul culo: la carne, le bugie e tutte quelle stupidaggini che devi fare uguale agli altri come una scimmietta ammaestrata, tipo ballare, cantare Tanti Auguri a Te, vestirti da festa, guardare il telegiornale, recitare poesie a memoria che diventano insulse.E invece, complice un periodo di vita davvero arrancante per me, tornare ad abbracciare Corradino e vivere insieme a lui l'estate del '79 è stata un'esperienza estremamente dolce nella sua malinconia. Nicola mi perdonerai  se parlando di questo nuovo capitolo di vita del tuo Protagonista, sarò particolarmente "noiosa" nell'eccezione carezzevole del termine, vero?La realtà è che da ragazzina mi sono trovata spesso a giocare assieme ad una marea di maschietti in fase pubertale. Le mie estati in campagna dai nonni erano un continuo spreco di energie perse a correr dietro cugini e amici che nelle loro intense e burrascose spedizioni mi trascinavano considerandomi una di loro. Niente femmina; solo un essere di dubbiosa identità sessuale, con capelli cisposi e ricci e assolutamente nulla che potesse far lontanamente immaginare il battito di un cuore tenero ed emotivo. La stessa procedura si ripeteva in spiaggia: anche lì i divertimenti e i compagni preferiti erano i maschi. Corradino è il compagno di giochi che abbiamo avuto tutti. Il ragazzino sensibile e poco propenso all'omologazione di ogni compagnia adolescenziale. L'unico  paladino delle poche fanciulle (anche fanciulla sarebbe stato troppo all'epoca per definirmi) unite alla compagnia di bardi. L'accompagnatore seriale, il difensore indefesso, il sostenitore di idee balzane e ridicole, il tenutario di segreti "indicibili".L'unico in grado di vedere oltre l'apparenza. Di andare a scavare giù nel profondo dell'animo ancora in costruzione. Quello con le domande giuste e con i perché da cui era impossibile fuggire.Realista ed idealista. Il giusto equilibrio di chi per fortuna manterrà nella vita quello stupore necessario a rendere il mondo una punta migliore di quello che è in realtà.E mi sono lasciata trasportare. Alla partenza, sulla macchina che lo porta verso la casa al mare e verso quelle vacanze gentilmente offerte dagli zii Fernanda e Dilvo. Loro due soli: Corradino e Mamma.Mentre mi innamoravo di uno zio disabile che in realtà non lo era per nulla. La Disabilità è solo nella mente di chi vive ad occhi aperti e cuore chiuso, mentre il mondo ti conviene afferrarlo senza lasciare la presa mai, nemmeno per un istante. Ciò che resta nel mio cuore e che insegnerò appena mi sarà possibile al bimbo che amo di più al mondo. Perché gli zii possono fare anche questo. Insegnare che l'amore comporta bellezza e che nulla e nessuna parola vuota e cattiva potrà cancellare la vita e la sua poesia, da qualunque prospettiva la si guardi. E in qualunque modo lo si faccia.Poi ho continuato, assaggiando i sapori e i colori di una bellissima estate. In cui il protagonista impara a diventare adulto. Ho fatto piste di sabbia e ho giocato a biglie. Mi sono presa una cotta spaventosa per chi si è divertito nel prendersi gioco di me. Mi sono ingelosita per la mamma, sempre la più bella di tutte. Ho visto film che mi hanno toccato il cuore e letto libri che mi hanno spaventato a morte. Ho avuto le mie prime esperienze sessuali con me stessa. Ci sta. E ho scoperto cosa vuol dire amare.Sono tornata bambina, sono diventata grande.Tutto questo attraverso la scrittura, nobile e ardita di uno Scrittore fiero di non essersi mai piegato alla legge del compromesso. Chiaro, corretto, sensibile. Talvolta scostante e rude. A volte gentile e delicato come la brezza morbida di una sera in riva al lago. Un amico conosciuto per caso, qualche tempo fa. Che seguo e ammiro costantemente. I cui consigli di lettura mi hanno donato momenti di felicità altissima. Che non vedo l'ora di abbracciare di persona. E di guardarlo ad occhi chiusi, per sentire il mare.



Note bibliografiche sull'autore.

Nicola Pezzoli  - Autore. Titolare di un blog seguitissimo - il linkazzo del skritore.Ultime pubblicazioni:Quattro Soli a Motore: Neo Edizioni -  anno 2012.Tutta Colpa di Tondelli:  - Kaos Edizioni - anno 2008



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