Si sono spenti nell’ultimo atto i sogni di gloria della Juventus di centrare, per la prima volta nella storia, il “triplete”: Campionato, Coppa Italia e Champions League. A spuntarla sono gli alieni del Barcellona con il punteggio finale di 1-3. Gli uomini di mister Allegri possono essere comunque soddisfatti della prestazione offerta ieri, tenendo testa per larghi tratti ai blaugrana.
In un Olympiastadion di Berlino, dove l’Italia alzò al cielo la coppa del Mondiale 2006, pieno e in festa sono scese in campo le due squadre dominatrici dei rispettivi paesi, in cerca del terzo titolo stagionale. La Juventus, sfavorita nei pronostici, cercava di ribaltare tutte le previsioni; il Barcellona voleva entrare nella storia come unica squadra a centrare due volte la tripletta.
Il match, però, si mette subito in salita per i bianconeri che subiscono la doccia gelata del vantaggio spagnolo al 4′ minuto con un gol di Rakitic servito da Andres Iniesta. La Juve sembra andare subito in bambola e fa presagire a una vera e propria imbarcata, se non fosse che in porta c’è un super Gigi Buffon che salva in almeno tre occasioni sui vari Neymar, Suarez e Dani Alves.
Dopo i primi venti minuti di totale assedio blaugrana, la partita sembra trovare un attimo di stallo, e la Juventus prova a rendersi pericolosa con un tiro di Claudio Marchisio al 24esimo che di poco sorvola la traversa della porta difesa da Ter Stegen. Al 44esimo su un errore di disimpegno della Juve per poco Luis Suarez non infila di testa lo 0-2 che avrebbe tagliato definitivamente le gambe ai campioni d’Italia.
Il primo tempo, nonostante il dominio del Barca e le difficoltà della Juve si chiude 0-1 e lascia tutto aperto alla ripresa. Secondo tempo che infatti è diverso dal primo: scende in campo la vera Juve che riesce a mettere in difficoltà il Barcellona e infatti al 55esimo minuto su una splendida azione imbastita da Marchisio, che di tacco serve Stephan Lichtsteiner, porta al tiro di Tevez che Ter Stegen non trattiene ed Alvaro Morata infila facile facile il gol del pareggio nella rete avversaria.
Come per la Juve, il momento di shock sembra colpire i giocatori del Barcellona, ma dopo un probabile fallo da rigore non concesso dall’arbitro Cakir a Pogba, per fallo di Dani Alves, al minuto 68′ un Lionel Messi lasciato troppo solo fa partire un destro che Gigi Buffon non trattiene e che trova subito pronto Luis Suarez per il nuovo vantaggio del Barcellona.
La Juve prova a reagire, ma il colpo sembra averla tramortita definitivamente nel suo momento migliore. Il Barca prova a segnare di nuovo un gol (che in realtà arriva con Neymar, ma con la mano e quindi annullato) ma la palla non entra. Minuto 97′ cala il sipario su Berlino con il definitivo e liberatorio 1-3 di Neymar jr e festeggia sotto la curva dei tifosi spagnoli e inizia la festa blaugrana.
Quinta Champions League nella bacheca del Barcellona, quattro finali vinte in dieci anni, 122 gol segnati in stagione dal trio offensivo, secondo triplete della storia dal 2009 ad oggi. Numeri da capogiro per i blaugrana di Luis Enrique (che ha un passato pessimo in Italia con la Roma) eroe della stagione. Numeri che rendono meno amara la sconfitta della Juventus che ha confermato di aver ridotto il gap con le big e di potersi giocare la vittoria della coppa dalle grandi orecchie, chissà magari già l’anno prossimo a San Siro.