Questo libro non nasconde nulla. Fin dalle prime righe il lettore capisce che non ha scampo, si parla proprio di quello. Del dolore mentale. In tutte le sue versioni e interpretazioni, innescato dalle cause più varie, come compagno di strada fin da bambino, oppure incontrato lungo i tornanti della vita adulta in genere lungo il sentiero della passione
amorosa che il più delle volte lo precede e ne rappresenta l'anticamera con l'incantesimo dei suoi piaceri. fa una proposta alternativa nelle pagine di questo libro intelligente, appassionato e bellissimo. L'autore suggerisce implicitamente di non distrarsi affatto ma di godersi la solitudine dolente e creativa dedicata all'immaginazione, alla nostalgia, al sogno, alla fantasia ad occhi spalancati che guardano il vuoto accettando fino in fondo la delusione e il rimpianto, la rabbia e la costernazione per l'ingiustizia subita, la perdita insensata, la rottura del progetto incompiuto [...]
Francesco Casali è nato a Milano nel 1977, figlio di due insegnanti vive tra Milano e Genova. Dal 1999 lavora come educatore professionale con soggetti a rischio di emarginazione e con problematiche psichiatriche e di tossicodipendenza. Negli ultimi anni si è occupato soprattutto di attività sportive con finalità terapeutiche, riabilitative e di integrazione sempre nel campo del disagio psico-sociale. ", il suo primo saggio, è stato curato dal Prof. Gustavo Pietropolli Charmet.
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