Magazine Pari Opportunità

Niente fondi contro la violenza sulle donne

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Una lettrice ci informa di un fatto gravissimo. Ecco il testo della email e della lettera firmata dalla stessa lettrice rivolta alla provincia di Mantova:

Carissime
vi invio in allegato lettera che vi chiedo se possibile pubblicare sul vostro blog, la vicenda che è accaduta è molto grave considerando che l’ assessora di pertinenza è una donna, e la commissione easaminarice del bando è composta da donne. Vi ringrazio per l’attenzione. Claudia Forini
Testo della lettera, che condividiamo volentieri:

NULLA alla  PREVENZIONE contro la  VIOLENZA SULLE DONNE

Che questi siano tempi molto duri lo sappiamo bene, che per le donne lo siano ancora di più risulta evidente, dato che l’italia è al 74° posto per pari opportunità nel divario di genere del world economic forum, ma che le donne arrivino anche dopo i cani questo è troppo!

L’esito è stato decretato dalla commissione interna all’ assessorato alle Politiche di coesione sociale  e pari opportunità della Provincia di Mantova, che ha valutato  i progetti del bando Regionale L.1 2012/2013 rivolto alle associazioni di volontariato.

Infatti nella graduatoria dei progetti  presentati dalle associazioni  al primo posto spicca il progetto dell’ associzione Amico Cane & Co., dal titolo “Gli animali ci aiutano: formazione per operatori nelle terapie ed attività assistite dagli animali, interventi di educazione cinofila nelle scuole, incontri e corsi di cultura cinofila per i volontari del canile ed i proprietari di cani”, il progetto è finanziato con soldi pubblici e quindi anche nostri, per un ammontare 26.194 euro, tutto visibile  sul sito della Provincia.

Purtroppo, nulla è stato destinato ad associazioni che hanno presentato progetti di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. Possiamo capire l’importanza che hanno gli animali nella pet terapy, o la compagnia che possono fare alle persone sole, e l’importanza del lavoro del volontariato presso il canile, ma riteniamo che un ente pubblico abbia il dovere di fare delle scelte di indirizzo, debba avere delle priorità in merito all’utenza  e  problematiche, soprattutto in un momento come questo, in cui, dall’indagine ISTAT è emerso che 2 milioni di donne subiscono violenza, 1/3 delle vittime subisce abusi sessuali o psicologici. Gran parte della violenza avviene tra le mura domestiche, oppure viene agita sulla donna da ex partner, Il 90% delle volte non viene denunciata. Secondo i dati della Casa internazionale delle donne nel 2011 le donne uccise sono state 137, dall’inizio del 2012 le donne uccise sono state 98. Nella metà dei casi gli omicidi sono avvenuti in seguito ad azioni di stalking, degenerate in un atto criminale che ha fatto perdere la vita alla vittima. La Regione che detiene il triste record dei femminicidi è la Lombardia (26, pari al 17,7% del totale), seguita dalla Toscana (15, pari al 10,2%), dalla Puglia (14, pari al 9,5%) e dall’Emilia Romagna (12 femminicidi, pari all’8,2%). La violenza sulle donne è un’emergenza sociale che riguarda tutti e tutte e in primis dovrebbe riguardare le istituzioni, che hanno il dovere di utilizzare i fondi pubblici per attività utili al territorio e alla cittadinanza. In Italia una donna viene uccisa per mano maschile ogni due giorni, ma la violenza sulle donne non è un fatto ineluttabile, perché il femminicidio si può fermare, ma per farlo ci vogliono innanzitutto volontà, impegno, presa di coscienza in merito alla gravità del fenomeno e in questo caso la commissione esaminatrice dei progetti non ne ha affatto dimostrata. E’ certamente importante vivere in una società con cani ben educati e proprietari preparati, ma a nostro parere un’ordine di priorità l’ assessorato alle Politiche di coesione sociale e pari opportunità, avrebbe dovuto averlo. e ci sembra più importante vivere in una società che garantisca a tutte le donne il loro benessere e l’incolumità della loro vita, condizioni che nel nostro paese da tempo sono venute a mancare, al  punto tale che l’ Italia è diventata sorvegliata speciale dell’ ONU.

Barbara Cassinari

Cristina Bertazzoni

Cinzia Bonini

Claudia Forini

Fernanda Goffetti

Catia Lucchini

Donata Negrini

Rachele Sassi

Grazia Soliani



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