Magazine Cultura

Niente più sconti

Creato il 31 luglio 2011 da Mirco
Niente più sconti Dopo tante polemiche e discussioni la famosa, o famigerata, legge che regola gli sconti è stata alla fine approvata dal senato.
La legge, cosa strana in questo periodo, è stata portata avanti bipartizan, cioè da entrambi gli schieramenti del nostro parlamento. A scriverla infatti è stato un esponente del PD, Riccardo Levi ed è stata promossa da Franco Asciutti del PDL.
Ancora non si capisce bene cosa succederà nel momento in cui la legge entrerà effettivamente in vigore. A favore c'è il presidente dell'AIE (Associazione Italiana Editori), contrarie invece molte associazione di consumatori che, giustamente, ritengono questa limitazione sugli sconti (che non devono superare il 20%) un grave svantaggio proprio per chi questi libri li compra: ovvero noi lettori.
In un mondo ideale adesso dovrebbe succedere una cosa molto semplice: i prezzi, pompati al massimo da alcune case editrici in prospettiva poi di scontarli di un 20% o del 33% (come su BOL), dovrebbero abbassarsi. In realtà non penso che questo succederà mai e i libri, che stanno arrivando a prezzi a dir poco assurdi, diventeranno sempre di più inaccessibili, prodotti da regalare una o due volte l'anno.
Inoltre la legge sugli sconti comprende la vendita alle biblioteche. Da quel che so le biblioteche hanno dei fornitori che propongono i loro cataloghi scontati del 30% e con questa legge non sarà più possibile. Le biblioteche, che sono un'istituzione fondamentale per la diffusione gratuita del sapere, pagheranno di più i libri e questo, unitamente agli scarsi finanziamenti che ricevono dalla pubblica amministrazione, comporterà un sempre peggior servizio agli utenti: meno libri acquistati. Meno libri acquistati comporta ovviamente che molti utenti che richiederanno il best seller del momento dovranno servirsi altrove: ovvero in libreria. Alle case editrici questo va bene, ma se pensiamo che quell'utente potrebbe essere precario o addirittura disoccupato ecco che nasce il problema della diffusione del sapere, cosa che forse non tutti vogliono e che non dobbiamo dare per scontata.
Per quanto mi riguarda basta questo per pensare che la legge non sia giusta, che poi venga definita una legge Anti-Amazon non mi importa granché, non mi metto certo a piangere se qualche multinazionale ha difficoltà a entrare in un mercato.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines