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FORMAZIONI – In casa Tottenham, classico 4-4-2 per Redknapp che vede confermare i quattro uomini di difesa; cambia il centrocampo rispetto all’andata per via dei rientri da titolare di Lennon e Huddlestone, Bale a mezzo servizio sulla sinistra, non ancora al top; spazio a Pavlyuchenko in avanti con Crouch squalificato. Mourinho alle prese con i diffidati, schiera Albiol in coppia con Carvalho in difesa al posto dello squalificato Pepe; confermati i centrali di centrocampo, Marcelo preferito a Di Maria sulla sinistra nei tre dietro alla punta Adebayor.
PARTITA – Il primo sussulto è di marchio Tottenham ed è Bale che, all’8’, supera con un dribbling Ramos, enntra in area ed effettua un tiro-cross allontanato da Casillas; nell’azione Modric cade in area pressato da Khedira, ma Rizzoli fa proseguire. Continuano altre iniziative degli Spurs, ancora Bale promuove il gioco in avanti con le sue incursioni, ma i compagni sono imprecisi e incapaci di costruire azioni pericolose, favorendo così non tanto le ripartenze degli ospiti, bensì un ritmo blando voluto dagli undici di Mourinho, gestendo con grande tranquillità il possesso di palla. Così lo Special One chiede ai suoi di far girare palla con molta calma, ma il Tottenham reagisce e al 26’ si rende partecipe di un’azione pericolosa nata da una verticalizzazione di Van der Vaart per Lennon, il quale entra in area e serve una comoda palla al compagno Pavlyuchenko che spara clamorosamente alto. Un minuto dopo il russo è fermato dal centrale Albiol in area di rigore, ma non sembrano esserci gli estremi per un calcio di rigore e Rizzoli non ferma il gioco. Al 30’ un lungo lancio da fallo laterale di Bale diventa inquietante per la difesa madrilena, con Ramos che manca l’intervento di testa: Huddlestone ci prova, Casillas c’è; la partita si entusiasma quando, otto minuti più tardi, sugli sviluppi di un corner, Gomes respinge un gran colpo di testa di Ramos, poi Adebayor spreca sulla ribattuta. Il Tottenham non si lascia intimidire e al 38’ trova con Bale la rete del vantaggio momentaneo, annullata poi per netto fuorigioco di Van Der Vaart. Si va verso uno 0-0 tutto sommato divertente, soprattutto rammaricante per Carvalho che si becca un giallo pesante in quanto diffidato. Nessuna novità agli sgoccioli della pausa prima della ripresa, si riprende con lo stesso ritmo dei precedenti 45’ di gioco e ad approfittarne, cinque minuti tardi, è Cristiano Ronaldo, lasciando partire un velenoso destro dalla distanza non propriamente impossibile, ma Gomes si fa sfuggire il pallone e le speranze della remuntada cominciano a svanire: 0-1. Ora per qualificarsi Bale e compagni dovrebbero fare 6 goal in 35’. Utopia. Ma è tempo di riprendersi e Pavlyuchenko prova di testa al 61’ e sfiora la traversa; ci prova Defoe subito dopo con un tentativo da venti metri in grado di chiamare in causa Casillas, poco impegnato nei primi minuti del secondo tempo, che manda in angolo. Mourinho, ora più sereno che mai, pensa al Superclasico di domenica e manda a riposo Ramos e C. Ronaldo: è il turno di Granero e Kaka, quest’ultimo ha l’opportunità di mettere voce propria in capitolo e sembra riuscirci al 71’ con un destro a girare al limite, Gomes in qualche modo manda in calcio d’angolo sebbene abbia rischiato una seconda imperdonabile papera, se non lo fosse già quella decisiva ai fini del risultato. Ulteriore prova di orgoglio Spurs al 76’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Defoe di testa trova la deviazione in uscita di un Casillas determinate (aiutato dal palo), poi sulla ribattuta si vede negare nuovamente il goal dal numero uno del Real, il migliore del campo del match. Non del tutto demotivato, non più prepotentemente spronato dal pubblico, il Tottenham rischia grosso due minuti più tardi con un pallonetto di Marcelo che vede Gomes fuori dai pali: fortunato l’estremo difensore brasiliano, la sfera va sopra la traversa seppur di un soffio. Gara virtualmente conclusa, nei restanti dieci minuti la gara va via via spegnendosi: il Tottenham meriterebbe il pari, ma gli uomini di Mourinho stanno facendo buona guardia in difesa e anche Bale sembra essersi arreso e non resta che decretare lo 0-1 finale e il Real Madrid vola nella più classica delle semifinali di Champions. Barcellona-Real Madrid sarà un evento storico.
CHIAVE – La papera di Gomes non cambia più di tanto il match, ma è determinante sul risultato finale. Il cambio Defoe per Lennon è una possibilità di rendersi più pericolosi nell’area di rigore ospite, ma risulterà poco sufficiente.
CHICCA – Una serata da ricordare per l’allenatore del Real Madrid Jose Mourinho alla sua panchina numero 500 da professionista. La prima risale al 16 maggio del 2000 in occasione della finale della Copa Catalunya tra Barcellona e Mataro, vinta 3-0 dai blaugrana all’epoca allenati da Van Gaal, il quale permise al portoghese di guidare la squadra per la suddetta partita. I supporters degli Spurs hanno sempre creduto al ribaltone: durante il match, in un clima surreale, diventano coristi all’occorrenza prestando la voce alle note di When the Saints go marching in. Curioso episodio al 45’ dei tifosi merengue che salutano a voce alta il loro beniamino Raul, autore contemporaneamente della rete dell’1-0 dello Schalke 04 sull’Inter.
TATTICA – Il 4-4-2 dell’allenatore del Tottenham Redknapp permette agli esterni Lennon e, soprattutto, Bale di spingere sulle fasce a supporto di Pavlyuchenko, collaudato anche dall’olandese Van Der Vaart. La manovra diventa ancora più offensiva con l’ingresso di Defoe per Lennon nella ripresa. Il 4-2-3-1 mourinhano permette fluidità in fase offensiva per C. Ronaldo e Marcelo, con Ramos pronto a salire in caso di necessaria pressione.
MOVIOLA – Primo discutibile episodio al 27’ quando Pavlyuchenko è fermato da Albiol che sembra colpire la caviglia destra del russo del Tottenham: le varie immagini televisive evidenziano che non si tratta di un intervento irregolare, Rizzoli lascia giocare. Al 38’ Bale va in goal con un bel sinistro al volo, ma è annullato per un fuorigioco di Van Der Vaart. Giusta la scelta del direttore di gara. Irrilevanti gli episodi del secondo tempo. Rizzoli promosso.
PROMOSSI&BOCCIATI – Di certo non gli regalerà la qualificazione, ma essere il migliore in campo tra i suoi compagni è motivo di orgoglio per Gareth Bale, propositivo e pericoloso sulla fascia sinistra, una spina nel fianco per Ramos e Carvalho: voto 7 per lui. Bocciato il portiere Gomes: determina il risultato con una papera madornale, rischia più tardi con un destro di Kakà ed è fortunato nella conclusione di Marcelo al 78’. Voto 4. Bellissima prova di Casillas questa sera, migliore in campo: è insuperabile nei vari tentativi dei padroni di casa e mostra autorevolezza in più occasioni. 8 il suo voto. Nessun bocciato in verità: un po’ in affanno Khedira forse, delle volte bloccato da Modric. Senza voto le prestazioni di Benzema e Kakà, entrati nella ripresa.Andrea Cardinale
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