Certo che Cesare Pavese sapeva il fatto suo: mi sono limitata a sostituire il termine "far l'amore" con quello utilizzando dall'autore...sapete com'è, fascia protetta e Creature che non possono imparare le parolacce. Dirle poi è tutto un altro paio di maniche.
La Fiaccola Olimpica è giunta a destinazione e nei cuori e negli occhi abbiamo ancora le splendide coreografie del regista Danny Boyle (ricordate il psichedelico film "Trainspotting", vero?) e finalmente l'attenzione verrà spostata alle competizioni, ai risultati e...a quanto accadrà nel villaggio olimpico, naturalmente.
Se ne aveva avuto un sentore due settimane fa quando in Patria (si, quella del bungabunga) iniziò il tormentone Pellegrini-Magnini e tutti hanno iniziato a domandarsi stupiti "ma due sportivi megagalattici come loro, giovani, innamorati e, aggiungo io, carichi di adrenalina, non faranno mica l'amore?".Ma certo che no!! Ma figuriamoci! Sguardo basso e un solo matra "medaglia, medaglia, medaglia". In effetti il bel Filippo ha provato ad abbozzare un "credo di no" ma Federica con un "ma non se ne parla nemmeno!" credo abbia finalmente tolto un po' di polvere ed un bel po' di ipocrisia dall'idea che ruota attorno al binomio sport-sesso.Citando l'acido Giovanni Soriano "Nella vita ci sono molte cose più importanti del sesso, ma vengono tutte dopo" viene da pensare che questo valga anche per uno sportivo ovvero una persona sana e determinata in un tripudio di ormoni.
Me li vedo proprio i "guardiani della purezza sportiva" girare per il villaggio olimpico armati di fischietto e taccuino e multare ogni singolo sguardo, sorriso, sfioramento, bacio e abbraccio di ogni "ispirato" atleta. Me li vedo proprio discutere con un atleta del tiro con l'arco o del sollevamento pesi o del lancio del disco. Del resto qual'è stato il primo appunto che le rappresentanze sportive hanno mosso all'organizzazione? Che i letti erano troppo piccoli. Chissà come mai...
E mi raccomando agli sportivi del divano e all'entusiasmo post vittoria perché, statistiche alla mano, nove mesi dopo ogni vincita nazionale (e vale per qualsiasi disciplina sportiva) nelle sale parto del bel paese si raggiungono traguardi incredibili! In effetti non si può che dar ragione al mitico Aldo Busi quando afferma che "l'unico sesso sicuro in cui credo è quello che sono sicuro di aver fatto"
Spostiamo quindi l'attenzione e prepariamo un'invitante zuppa fredda...per calmare i bollenti spiriti ;)
Zuppa mediterranea di grano piccante
Ingredienti250 gr di grano, 3 cipollotti, 200 gr passata di pomodoro, 2 peperoncini rossi piccanti, 2 spicchi d'aglio, 30 gr di pecorino grattugiato, un rametto di rosmarino, olio evo, sale, pepe nero macinato al momento.
ProcedimentoPorre il grano in ammollo per almeno 24 ore (ma se siete dei frettolosi potere usare quello decorticato che non necessita di ammollo).In una casseruola Staub scaldare un po' di olio evo, unire i cipollotti e rosolarli a fuoco dolce per qualche minuto, unire la passata e continuare per qualche minuto ancora, mescolando delicatamente.Unire il grano scolato e sciacquato, circa 1,5 lt di acqua calda (o brodo vegetale se lo preferite), regolare di sale e pepe macinato al momento, mescolare bene, coprire e lasciar sobbollire per circa un'ora o fino a quando il grano sarà tenero.Intanto tritare il peperoncino, tritare finemente l'aglio e qualche ago di rosmarino; in un pentolino con un filo d'olio scaldare per qualche minuto questo trito aromatico.Servite la zuppa (anche tiepida e fredda è davvero molto profumata) in piatti di ceramica colorata profumandola con il trito aromatico e il pecorino grattugiato e decorandola con qualche ago di rosmarino fresco.