Nigel Spink “We can be Heroes, just for one day!” (by Teo85)

Creato il 25 agosto 2013 da Simo785

Dall’archivio del Bar Frankie, pubblicazione originale del Novembre 2012.

Quante volte abbiamo ascoltato questa famosissima hit di David Bowie, magari facendo correre la mente verso ricordi passati, a memorie che ci hanno lasciato un’impronta, un segno indelebile in noi.
E di quante imprese sportive è stata colonna sonora, davvero innumerevoli.
Difficile quindi trovare un eroe fisso per questa canzone. Spesso quelli che noi chiamiamo eroi non hanno nemmeno un viso, o se ce l’hanno magari non hanno un nome, come in quelle fantasie romantiche senza tempo. Inoltre è difficile trovare un eroe solo per un giorno, chissà quanti al mondo ce ne possono essere.
Ma di una cosa possiamo essere certi: il 26 Maggio 1982 potrà essere successo di tutto in giro per globo terrestre, ma quel giorno ha un suo eroe indiscusso, tanto inatteso quanto folgorante.  E questo eroe non ha solo un volto, ma ha anche un nome: si chiama Nigel Spink.
Nigel è un ragazzone di 23 anni, con i capelli che lo fanno sembrare un membro dei Police, come va di moda a quell’epoca in Inghilterra, e di mestiere fa il portiere.
Certo non si può dire che sia un titolare, anzi. E’ approdato nel 1977 all’Aston Villa per fare il portiere di riserva, e la sera del 26 Maggio 1982  è al De Kuip con i suoi compagni per l’evento più importante di tutta la storia del Club: a Rotterdam, nei Paesi Bassi, si gioca infatti la finale di Coppa Campioni, che vede di fronte lo stratosferico Bayern Monaco di  Augenthaler, Breitner, e di tale Karl-Heinz Rummenigge e per l’appunto gli inglesi dell’Aston Villa, alla loro prima partecipazione.
Spink ovviamente si accomoda in panchina, come aveva sempre fatto in quegli anni di militanza ai Villans. Il titolare infatti è Jimmy Rimmer e naturalmente sarà lui a difendere la porta della compagine di Birmingham.
La partita inizia, ma già al decimo minuto sembra esserci la svolta decisiva: il portiere dell’Aston Villa si infortuna ed è costretto ad abbandonare il campo. Entra dunque il portiere di riserva, per l’appunto Spink.
Le telecamenre indugiano verso la tifoseria dei Villans pescando qualcuno tra il pubblico con le mani affondate nei capelli. Troppo facile intuire la loro preoccupazione, che va al di là dell’infortunio occorso a Rimmer: Spink in cinque anni avrà giocato si e no cinque partite, tra campionato, coppe e amichevoli (!!), adesso si ritrova a difendere la porta nella partita più importante della storia del Club, e per giunta contro dei mostri sacri come quelli del Bayern Monaco. E’ praticamente la fine, siamo rovinati.
Se prima della partita qualcuno avesse predetto loro cosa sarebbe successo nell’ora e mezza successiva avrebbero pensato ad un bontempone, o semplicemente a un eccessivo innamoramento da Gin.
Ma l’impensabile accade. Passano i minuti e Spink sfodera parate straordinarie, in continuazione. Gli attacchi dei tedeschi si infrangono contro questo muro umano, non c’è verso di segnare, né con tiri dalla distanza, né con gli uno contro uno.
E come nelle favole che si rispettino, alla fine l’Aston Villa segna. Per la cronaca segna anche il Bayern, ma il gol viene annullato per fuorigioco.
Finisce 1 a 0 e i Villans portano a casa il trofeo. E una leggenda, quel portiere di riserva votato in assoluto e per distacco il miglior giocatore della partita.
“E’ successo un miracolo” dissero i compagni di squadra. Nigel invece spiegò che a differenza di tutti gli altri giocatori, compagni e avversari, non si era minimamente caricato di tensione nei giorni precedenti alla partita, dato che era ovvio che non sarebbe sceso in campo. Per cui, a mente libera riuscì a restare impassibile ad ogni attacco avversario.
Rimase all’Aston Villa fino al 1996, in tutto 19 anni con la maglia dei Villans, collezionando 361 gettoni, non esattamente quelli che sono nel borsello di una riserva.
Oggi fa il preparatore dei portieri al Bristol City, ma ovviamente resterà per sempre nella memoria collettiva con i colori bordeaux-celeste dell’Aston Villa, quelli che lo fecero diventare Heroes just for one day!
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