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Nigeria/ Boko Haram / Plaquette

Creato il 12 marzo 2012 da Marianna06

Boko Haram vuol dire nella lingua del luogo."L'educazione occidentale è peccato".

Questo è il nome della setta religiosa fondamentalista islamica nigeriana, accusata attualmente di aver sequestrato a lungo e poi ucciso due ostaggi europei.

Il nostro  ingegnere Franco Lamolinara e l'inglese Chris McManus.

Sebbene le accuse della morte dei due uomini riguardano, non ancora chiarite, anche l'operato delle forze militari britanniche, che potrebbero aver fallito nel  sia pure volenteroso  tentativo di liberarli con un blitz  mal riuscito, restano  tuttavia aperte diverse piste percorribili.

Riusciremo? Questo è d'obbligo chiedersi visto il contesto ove è avvenuto il fattaccio.

Essa,  la setta,la Boko Haram,fedele alle motivazioni iniziali costituenti, richiede l'istituzione della Sharìa, la legge islamica, come norma vigente in tutti i 36 Stati della Confederazione nigeriana.

E questo a noi occidentali, di cultura democratica, dice già tutto.

A quel che hanno detto subito le forze di polizia nigeriane in merito a quanto è accaduto ai due occidentali, il sequestro prima e l'uccisione poi,   i tragici episodi delittuosi sarebbero opera di una cellula impazzita di Boko Haram.

E la stessa setta fondamentalista, infatti, ha smentito prontamente e continua a  smentire con forza  ogni suo coinvolgimento, tirandosi  ufficialmente fuori.

Il gruppo Boko Haram fu fondato nel 2002 a Maiduguri, una cittadina del nord-est della Nigeria, da un tale Ustaz Mohammed Yusuf, valido oratore e competente conoscitore del Corano e non solo,  per altro giovane imam molto apprezzato dai suoi, che fu poi ucciso in circostanze misteriose nel 2009, dopo essere stato arrestato dall'esercito  regolare quando il Governo di allora  s'impegnò a dare il via ad una campagna repressiva contro le azioni giustamente ritenute sovversive del movimento.

Accanto al dolore per queste morti, che forse potevano essere evitate,  se certi canali diplomatici o almeno  i servizi segreti dell'uno o dell'altro Paese avessero funzionato a dovere, rimane il fatto che all'interno del Paese africano molte cose politicamente e socialmente non sono affatto chiare e sopratutto non si riescono a spiegare con un'ottica occidentale, che privilegia essenzialmente un minimo di democrazia.

Per esempio la ferocia con cui agiscono i militari quando sono investiti della propria autorità.

Ma anche il fondamentalismo islamico che assume connotazioni sempre più differenti, variegate.   E diviene, proprio per questo, l'inafferrabile.

Con il rischio del ripetersi ancora di episodi di sequestri, di ricatti e/o  di  morte.

Senza contare il rischio insensato e quotidiano che corrono e la violenza gratuita, che sono costretti a subire i poveri del posto.

Come abbiamo avuto modo di vedere e neanche troppo tempo fa.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

In basso l'immagine dell'arresto nel 2009 di Yusuf, il leader fondatore della setta fondamentalista  islamica Boko Haram

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