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Nigeria /Buhari incontra difficoltà in parlamento

Creato il 11 giugno 2015 da Marianna06

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“Il presidente avrebbe preferito che i nuovi dirigenti fossero emersi da un processo interno al partito”: così una nota diffusa dall’ufficio di Muhammadu Buhari all’indomani dell’elezione al vertice della Camera dei rappresentanti e del Senato di candidati graditi agli oppositori del People’s Democratic Party (Pdp).

Secondo un portavoce del partito di Buhari, l’All Progressives Congress (Apc), né il nuovo presidente del Senato Bukola Saraki né quello della Camera dei rappresentanti Yakubu Dogara erano le scelte “definitive” della formazione di maggioranza.

Un’ammissione, questa, rilanciata da diversi editoriali e commenti apparsi oggi sulla stampa nigeriana. Una lettura ricorrente è che l’Apc, nato nel 2013 dall’alleanza tra quattro partiti per impedire una rielezione dell’ormai ex presidente Goodluck Jonathan, sia più un coagulo di correnti che non un organismo centralizzato. Una circostanza resa ancora più significativa dalla forza del Pdp, al governo del paese dal 1999 al marzo scorso.

Al Senato l’Apc può contare su 64 seggi a fronte dei 45 dei rivali, alla Camera su 214 su 360 complessivi. Numeri, sottolineano ad Abuja, che potrebbero oscillare quando il neo-presidente dovrà far passare in parlamento i disegni di legge più attesi; a partire da quelli tesi a contrastare le difficoltà causate del crollo del prezzo del petrolio, la principale fonte di valuta estera della Nigeria.

            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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