Per quanto le autorità del luogo promettano libri e grembiuli gratis, nelle scuole c’è carenza di alunni.
E questo vale sia per le scuole elementari che per le scuole medie.
Ci riferiamo allo Stato di Borno, roccaforte di Boko Haram, movimento fondamentalista islamico, che considera l’istruzione occidentale “peccato”.
L’emergenza relativa all’istruzione c’è ed è anche grande ma fanno molta più paura ai genitori dei bambini e dei ragazzi gli attentati di Boko Haram, che hanno preso di mira, specie negli ultimi tempi, parecchie scuole e ucciso con spietatezza alunni e insegnanti.
Secondo fonti attendibili le aule distrutte da attentati sarebbero più di 800 e in un contesto in cui c’è parecchia povertà.
Soprattutto nei villaggi rurali c’è grande evasione del diritto allo studio in quanto la frequenza oggi si attesta, quando tutto procede per il meglio, intorno al 28% e non di più.
Inoltre c’è da precisare che le scuole pubbliche sono poche, quelle coraniche sono inadeguate e quelle private molto costose in rapporto al risicato reddito delle famiglie.
Questa non è la Nigeria ricca che sciala grazie ai proventi del petrolio. Da qui i capofamiglia emigrano.
E sono quegli stessi che, spesso, assistono impotenti alla devastazione delle loro modeste abitazioni.
Si auspicherebbe, con gli incentivi sopradetti, d'indurre a una frequenza regolare ma l’appello delle autorità, per paura, resta comunque inascoltato.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)