Nonostante gli inconvenienti gravi legati, di questi tempi, in particolare agli attentati del gruppo islamista Boko Haram, che semina morte nel Paese e ai non pochi sequestri che hanno avuto luogo, la Nigeria, nei fatti, guarda ottimisticamente al suo futuro e allo sviluppo economico in prospettiva.
Questo è possibile anche perché è il primo produttore di petrolio del continente africano con moltissimi acquirenti in diverse parti del mondo.
Cina in primis.E gli stessi Usa in seconda battuta.
Incentivo ulteriore per l'incremento degli affari, la città che sorgerà nelle vicinanze dell’aeroporto di Lagos, capitale economica e contesto urbano già densamente popolato, ha un nome ed è già stata posta la "prima" pietra per dare il via ai lavori.
Si chiama Eko Atlantic City.
Essa si estenderà su nove milioni di metri quadri di terre sottratte all’erosione dell’oceano Atlantico e ospiterà ben 250 mila residenti.
Si aggiungano a questi almeno 150 mila persone , che la raggiungeranno, ogni giorno, per svolgere quelle che sono le proprie differenti attività lavorative.
E cioè impiego nei servizi , nelle professioni e nei mestieri.
Il progetto di questa realizzazione è figlio di un’ambiziosa joint venture tra il governo dello Stato di Lagos, la società”South Energyx Nigeria Limited” e altre istituzioni finanziarie sia locali che straniere.
Un’altra città gemella di Eko Atlantic City sorgerà, più in là nel tempo (ma le previsioni sono più che attendibili) anche nei pressi di Abuja, la capitale federale.
Una flebo di ottimismo ,insomma, per il Paese tutto.
L’importante è che siano offerte ai nigeriani onesti delle effettive oneste opportunità lavorative in barba quella che oggi chiamiamo corruzione e disonestà, che possono, se c’è la buona volontà della comunità nel suo insieme, essere estirpate una volta per tutte.
Le potenzialità del Paese e le tecnologie di cui dispone sono, infatti, notevoli. E così anche le intelligenze.
E ciò a prescindere dalle differenze etniche, ideologiche e confessionali,quasi sempre pretestuose ad arte, che al presente ,purtroppo, costituiscono solo dei fastidiosissimi sassi d’inciampo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)