Parlando, ieri sera, con un amico che attualmente vive e lavora in Africa del problema “Boko Haram”, inevitabilmente il discorso è caduto sui terribili fatti di sangue degli ultimi giorni dell’anno 2012 in Nigeria.
Ed è autentica sofferenza il parlarne perché in queste “ mattanze” spietate muoiono, ogni volta, uomini, donne, bambini e anziani ,che non hanno colpa alcuna delle trame complesse di una certa politica anti-occidentale,che investe la Nigeria ma anche un po’ tutta l’Africa in generale.
E mi riferisco ad un certo fondamentalismo islamico che danneggia l’Islam autentico e la gente onesta e perbene che lo pratica.
E tutto ciò, in definitiva, solo per interesse e sete di potere che con le religioni, quali che siano, non hanno nulla a che spartire.
Infatti, tra Natale e Capodanno, sono morte circa una trentina di persone che praticavano la fede cristiana.
Ed è accaduto nel villaggio di Museri, nello stato nord-orientale di Borno, che è la roccaforte del gruppo islamico di Boko Haram.
Qui, uomini armati, hanno falcidiato a colpi di mitra 15 donne.
E le altre, anch’esse vittime ignare, erano innocue persone, aderenti alla Christian Association of Nigeria, un’associazione che riunisce le diverse confessioni cristiane nigeriane, ree soltanto di partecipare, a Chiboc, sempre nel nord del Paese, alle funzioni religiose la notte tra il 24 e il 25 dicembre.
E, come se non bastasse, nei giorni successivi, ci sono state violenze e morti a Posticum nella provincia di Yobe, che è a maggioranza musulmana e poi, ancora a Maiduguri, sempre nello stato di Borno.
Per chi non ne fosse al corrente il movimento politico-religioso di Boko Haram sogna la nascita di un Califfato musulmano in Nigeria e l’eliminazione di ogni presenza cristiana.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)