La Nigeria per fortuna non è solo il Paese dei fondamentalisti islamici in cui ,come raccontano purtroppo troppo spesso le cronache giornaliere, che arrivano a noi da laggiù, si sequestra e si uccide con spietatezza.
Infatti, alcuni uomini di buona volontà, dei semplici tassisti, hanno creato lì un servizio di trasporto, in casi di stretta emergenza, per le donne cui si presentano parti difficili e che sono costrette perciò a raggiungere in tutta fretta l’ospedale più vicino.
E questa iniziativa scaturisce dalla consapevolezza che in Nigeria sono ancora troppe le donne che muoiono di parto o perdono, durante il parto,il proprio bambino per mancanza di cure adeguate.
Il solo tasso di mortalità materna è di 545 ogni 100 mila nati mentre, in Italia, è del 3 a 100 mila.
Si consideri inoltre che, al di là delle città, quasi sempre sufficientemente caotiche , molte mamme abitano nei villaggi rurali e che, comunque, le strade percorribili spesso lasciano a desiderare.
Questi tassisti hanno posto così sulle loro auto tanto d’insegna luminosa di riconoscimento quanto applicato adesivi con l’indicazione del proprio numero di cellulare.
Basta chiamare ed essi arrivano.
L’esperienza finora è stata fatta limitatamente a 5 Stati della Nigeria e si può dire che ha sortito buoni risultati.
Il sostegno dato a questi tassisti, con l’obiettivo di agevolarli, è impegno sia del Sistema sanitario nazionale che della Cooperazione allo sviluppo britannica, entrambi d’intesa con i sindacati locali del settore.
Fino ad oggi, in base ai dati raccolti, l’assistenza con queste modalità di progetto è stata garantita a ben 2274 partorienti.
Certamente una goccia nell’oceano, tenendo presente che la Nigeria è abitata da 160 milioni di persone ed è, pertanto, il più popoloso tra i Paesi del continente africano.
Si spera ed è auspicabile, quindi, che questo genere d’assistenza presto si allarghi gradualmente anche agli altri Stati della Federazione.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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