La Nigeria, paese africano ricco e popoloso, vive da troppo tempo ormai con l'incubo giornaliero di Boko Haram e dei raccapriccianti misfatti dei suoi militanti.
Questo ,in particolare, in alcuni degli Stati del nord, come il Borno ma non solo, dove un tempo cristiani, musulmani e seguaci delle religioni tradizionali vivevano, invece, una pacifica quotidianità nel rispetto reciproco.
E sappiamo bene cosa Boko Haram voglia dire e il terrore che esso susciti in Nigeria, e purtroppo anche negli Stati confinanti, a partire da quel tragico evento che è stato il rapimento delle studentesse di Chibok, di cui da aprile scorso non si è mai più avuta notizia alcuna .
Nell'area del Delta del Niger,dove si estrae petrolio e gas naturale, ci sono altri generi di gravissimi problemi come, ad esempio, l'inquinamento e la corruzione.
Problemi da non sottovalutare in quanto, al pari del terrorismo di matrice islamica, fanno parimenti le loro vittime.
L'inquinamento genera malattie e morti legate a patologie specifiche del contesto e, quando non morti, denutrizione endemica specie in bambini sotto i cinque anni di età.
Fiumi che non danno più il pescato e orti inquinati significano fame.
E le multinazionali e le lobbie politiche locali nel mentre fanno i loro affari.
La corruzione poi significa faccendieri di ogni tipo,nigeriani e/o stranieri indifferentemente.
E tanta prostituzione. Maschile e femminile. E anche di minori.
E questo perché lì dove circola denaro (il sud della Nigeria è notoriamente più ricco del nord) e dove tutto si può vendere e comprare, persino la persona umana, può accadere e accade di tutto e di più.
Così i vescovi nigeriani di Ibadan, nella loro prima assemblea plenaria del 2016, hanno allertato e sottolineato, nel documento conclusivo dei lavori, l'urgenza di punire i veri colpevoli del terrorismo e non di pescare, come talora accade, a caso nel mucchio.
Di accertarsi, inoltre, della corruzione vigente e, sopratutto di mettere fine all'impunità della quale paiono godere alcuni pubblici ufficiali, forti del proprio ruolo di prestigio.
Un monito importante fatto essenzialmente nella speranza di mettere un freno al malcostume dilagante.
C'è da augurarsi solo che, chi deve ascoltare,ascolti.
Per quanto non siamo ingenui e ci rendiamo conto che non sarà né facile, né immediato.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Uomini di Boko Haram in uno dei tanti attacchi a un villaggio nel nord della Nigeria.
(foto tratta dal Web)