Magazine Cinema
Anno: 1991
Durata: 89'
La trama (con parole mie): Freddy Krueger, sempre dedito a perseguitare gli adolescenti attraverso i loro incubi, torna per l'ennesima volta nel tentativo di proseguire la sua missione di eliminare tutti i teenagers di Springwood, sua città d'origine, e raggiungere la figlia, con la quale pare avere un conto in sospeso fin dai tempi in cui era in vita.La bambina, cresciuta e divenuta una psicologa ignara dell'identità dello psicopatico genitore, si troverà a fronteggiare lo spauracchio artigliato insieme ad alcuni giovani in cura presso il riformatorio per il quale lavora e ad uno degli specialisti che si occupano di loro all'interno della struttura.Riuscirà l'improvvisato gruppo a trovare un modo per mettere la parola fine all'esistenza del Signore degli incubi?
Quando, qualche mese fa, decisi di dedicare parte del tempo e delle visioni a maratone di recupero delle icone dell'horror, pensai anche che Freddy Krueger, vero e proprio mostro sacro del genere, avrebbe fatto polpette di Chucky e della saga de La bambola assassina, passata appena prima di quella di Nightmare on Elm Street: al contrario, invece, più il tempo - ed i film - passano, più mi rendo conto che, escludendo il magnifico primo capitolo, le avventure di Krueger hanno subito una vera e propria debacle rispetto alla prova del tempo, finendo per perdere nettamente il confronto con quelle del succitato e sboccato Chucky, decisamente più ironico ed attuale rispetto all'ustionato dagli artigli affilati.
Come se non bastasse, questo sesto capitolo, rivisto a distanza di anni dall'ultima volta - per la gioia di Julez, che fin dal terzo capitolo non vedeva l'ora di ritrovare la sequenza dell'adolescente sordo torturato da Freddy grazie ad un personale apparecchio acustico creato per l'occasione - risulta di gran lunga il peggiore dai tempi del secondo, e se non fosse stato per l'interessante esperimento del 3D - allora ancora agli albori del suo sviluppo, e portato in sala con occhialini dedicati e brandizzati Freddy - gestito davvero molto bene nella parte conclusiva, si sarebbe salvato poco o nulla di quella che è stata la pietra tombale su uno dei charachters principi dell'horror dagli anni ottanta in avanti, divenuto una macchietta soporifera e poco divertente, lontana dallo spaventoso uomo nero degli esordi.
Nonostante tutto, però, ai tempi perfino questo terribile episodio fu un vero e proprio successo, che riuscì quasi a quintuplicare con gli incassi il budget per la produzione, cosa rara rispetto ad un genere che certo non ha mai davvero potuto definirsi "blockbuster": ma è davvero una magra consolazione se confrontato con una storia che definire stiracchiata e banale sarebbe riduttivo, o a interpretazioni ed interpreti che a stento potrebbero aspirare a qualche piccola parte da piccolo schermo, senza contare una regia molto, molto artigianale.
Pure troppo.
Una delusione che si aggiunge a quelle dei comunque più riusciti tre, quattro e cinque che diminuisce di molto l'hype per il ritorno dietro la macchina da presa del creatore del brand, Wes Craven, per il tanto celebrato numero sette che, lo ammetto, da queste parti non è mai passato: a questo punto spero soltanto che le aspettative basse tramutino la visione incombente in qualcosa in grado di rivalutare, ai miei occhi, l'intero franchise, che al momento non solo patisce, ma rischia di decadere dallo status di cult dell'horror cui fu innalzato all'inizio dell'adolescenza dal sottoscritto.Data l'importanza che il charachter ha avuto per milioni di spettatori di diverse generazioni in tutto il mondo - e soprattutto per l'allora piccolo Ford, che più di una volta accarezzò il terrore grazie allo stridìo di quegli artigli - spero davvero di sbagliarmi, e che il Maestro Craven possa effettivamente compiere un miracolo e tornare a far vivere un mito seppellito da incassi sempre favorevoli ma da una qualità sempre più scadente.
MrFord
"I've been where the river ranI'm drownin' in a sunless sea
sleep has helped me find my end
you promised me you'd set me free
don't fall asleep to dream."
Goo Goo Dolls - "I'm awake now" -
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