Se non fosse un remake, Nightmare di Samuel Bayer sarebbe un grandissimo film horror… e visto che ho deciso a prescindere che ogni volta che guardo un remake non prendo in considerazione (o almeno ci provo) i raffronti col film originale, il risultato è che questo Nightmare è davvero un bellissimo horror.
La vicenda è quella nota, quella creata da Wes Craven per il suo capolavoro del 1984.
Un gruppo di ragazzi del college cominciano ad incontrare nei propri sogni un losco figuro col viso bruciato ed un guanto dotato di lame letali.
Il problema è che i sogni sono sempre più reali ed alcuni di loro muoiono in maniera misteriosa proprio durante il sonno.
Nancy e Quentin, i due superstiti, cercano di indagare per scoprire chi è Freddy Kruger e che cosa vuole da loro.
Sarà un viaggio nella loro infanzia e nelle colpe dei propri genitori.
Ma soprattutto sarà una lotta per non addormentarsi, per restare svegli, perchè chi si addormenta… muore!
Il clima c’è, si entra nel cuore della vicenda fin dalle prime battute.
La tensione, la cupezza, il senso di oppressione sono continui, caldi, pericolosi.
I colori e le luci che Bayer utilizza durante gli incubi dei ragazzi sono notevoli e creano un mondo parallelo pericoloso al solo guardarlo.
Naturalmente il problema è che realtà e sogno si fondono continuamente, fin dall’inizio e la confusione mina le menti già provate dei protagonisti.
E poi (anche) questo Nightmare fa paura, spaventa quando serve, Freedy è letale, la sua voce inquietante, il suo guanto gelido.
So bene che tutti siamo legati a Robert Englund ma direi che Jackie Earle Haley regge bene un ruolo molto, molto difficile proprio la mitizzazione che ne è stata fatta.
Quello che però non mi piace è la nuova maschera di Freddy… ecco, su qusto non ci siamo. Troppo… troppo… troppo poco Freddy!
Complimenti a Bayer anche per la relaizzazione delle scene più estreme.
Kris che vola per la stanza sbattendo contro i muri è estremamente naturale (per quanto possa essere naturale una ragazza che vola per la stanza sbattendo contro i muri).
Nancy che si immerge nel corridoio di sangue è altrettanto coinvolgente.
Bravi poi Kyle Gallner e Rooney Mara, ma anche la bionda Katie Cassidy fa bene il suo.
Insomma un cast funzionale per un horror ben riuscito.
Per capirci, risultato decisamente migliore di quanto riuscito a Rob Zombie con Halloween (altro mito horror anni ‘80).
Quello che continua a sorprendermi è piuttosto come faccia una storia vecchia come il mondo (il fantasma che torna per vendicarsi) a risultare così incredibilmente moderna.