Magazine Tecnologia

Nightmares

Creato il 09 gennaio 2014 da Lestblue

tumblr_myz1di4hPF1saqi2ho1_500-UFFICIO DI H. WHITE

Da viva Wilma McFarlenn era stata una vera balorda e la sua nuova vita non l’aveva di certo cambiata. Seduta con le gambe accavallate sulla sedia difronte alla mia, indossava un succinto abitino in pelle, dei tacchi troppo alti per fare qualsiasi cosa e una giacca dalle maniche lunghe che di certo teneva nascosto qualche buco di troppo. I lunghi capelli biondo slavato erano sciolti e le incorniciavano quel volto scavato da troppi abusi. Non sono come mai ma l’avevo da sempre associata alla tipica prostituta tossicodipendente che si vede in quei film di serie b, sempre pronta a vendersi qualche informazione pur di avere qualche spicciolo che promette di usare per sfamare la figlia di turno e invece si volatilizza in crack, una pedina del sistema sacrificabile alla prima occasione.

Ma le cose cambiano, se prima non era altro che una pedina sacrificabile, ora invece la sua nuova vita le forniva delle informazioni che mi erano necessarie.

Eravamo seduti nella tranquillità del mio ufficio, in sottofondo il rumore della pompa di calore che cercava di riscaldare questo loculo. Le pareti ingiallite dal fumo si intonano perfettamente allo stile di Wilma, ma non al mio, ma la pubblica amministrazione non si cura di questo.

Ti spiace se mi accendo una sigaretta?” chiese Wilma
No, fai pure

La guardai frugare nella borsetta con le mani tremolanti, estrarre un pacchetto di Marlboro e cercare l’accendino. Fui più veloce di lei, aprii il primo cassetto della scrivania e ne estrai uno, dimenticato chissà da chi. Feci sobbalzare la fiamma e mi sporsi per aiutarla ad accenderla, fissai la fiamma riflettersi in quei occhi spenti, ma non appena lei se ne accorse abbassò lo sguardo.

Hai paura di me dopo ancora tutto questo tempo?” domandai.

Nient’affatto, ho solo paura che tu sai chi sappia che sono qui

E cosa dovrebbe sapere?

Quello che Sto arrivando! per domandarti” rispose portandosi la sigaretta alla bocca, riempì i polmoni di fumo come a darsi coraggio, “Vorrei assumerti come investigatore privato” rispose tutto d’un fiato.

Se cercavi un’investigatore privato dovevi rivolgerti qualche palazzo più avanti, c’è McSimons che fa degli ottimi prezzi” la sua affermazione mi aveva spiazzato.

Non se ne parla, voglio te” la sua mano tremava e immancabilmente il mio gesto di porgerle il portacenere fu inutile visto che questa finì su il pavimento.

lo sai vero di quelle prostitute uccise vicino alla 20°?! Non puoi non saperlo” la sua voce era un po’ più acuta “Sammy, la mia Sammy, era una di loro!” pronunciò l’ultima frase con un nodo in gola, sperai che non iniziasse a piangere, non ne avevo voglia.

Sì, alcuni ragazzi del dipartimento ci stanno lavorando, non sapevo di Sammy, pensavo si fosse ritirata” mentii spudoratamente, lo sapevo benissimo, lei e Sammy battevano assieme ed entrambe lavoravano per noi, era impossibile non mi fosse giunta la notizia.

Mi spiace veramente” continuai.

Nessuno si ritira mai veramente, nasci puttana e muori puttana. Bill ce lo diceva sempre” Persino Wilma si accorse del tremolio della propria mano e posando quel che rimaneva del mozzicone della sigaretta si apprestò a nasconderla mettendola in tasca.

“Ma ti prego, non fingere che ti interessi, siete tutti uguali voi poliziotti, non vi importa nulla se una di noi viene ammazzata o trucidata”.

“Perchè se la pensi così allora ti trovi qui seduta nel mio ufficio?”

“Perchè ti conosco, Bruce sei il migliore in circolazione e a noi servi tu”

Ammetto che quel noi mi ha spiazzato, sono confuso, ma cerco di non darlo a vedere.

“Wilma, per chi stai lavorando ora?”

“Non posso dirtelo ancora, ma ci serve qualcuno che conosca il nostro mondo e tu sei la persona giusta, ti prego accetta” il tono della sua voce è sempre più turbato, non riesco a capire quanto questo dipenda dall’astinenza o dalla paura.

Quello che sapevo lo dissi già ai ragazzi della omicidi, il caso è loro” mi contraddissi appositamente per vedere quanto riuscisse a mettere insieme i tasselli del puzzle.

Ti prego” ancora più tremolante la sua voce, “investiga in privato per conto nostro, ti pagheremo! Vogliono…. vogliamo sapere chi ha ucciso le nostre ragazze, erano la mia famiglia” una lacrima scende sul volto di Wilma, pregai Dio che non iniziasse un piagnisteo.

Chi sono loro? Chi ti da il denaro per pagarmi?

Non posso dirtelo, ma ti assicuro che ti pagheranno!” la sua agitazione ormai si era trasferita a tutto il corpo

Non lavoro per chi non conosco, mi spiace” fui inderogabile, mi era già capitato in passato di lavorare come investigatore privato, pure io ho sfizi da togliermi e il mio stipendio di certo non lo permette, ma su un unico punto ero irremovibile: conoscere BENE i committenti.

Ti prego Bruce, loro non accetteranno un rifiuto, ne andremmo tutti di mezzo, io per prima” il nervosismo la stava portando a grattarsi nervosamente braccia e mani. Come mai avrà fatto a cacciarsi in questo ennesimo disastro?

“Non mi piacciono le minacce” dissi alzandomi in piedi e andando verso la vecchia porta a vetri che ci separava dal corridoio sul quale davano tutti gli uffici del primo piano del distretto.

No, ti prego, non è una minaccia, loro sono così, loro fanno così!” Ormai le lacrime ormai scorrevano a fiumi e nel mentre si accese lo schermo del mio telefono appoggiato al tavolo, mi allungai per leggere l’anteprima del messaggio.

MITTENTE: BWF 501
TESTO: Muoviti! Cimitero di Brighton. Ora!

BWF non era altro che l’acronimo con il quale chiamavamo in segreto Jim, il capo distretto, Beowolf era il suo soprannome, vuoi un po’ per la sua stazza da omone del nord vuoi perchè è sempre pronto a sbranarti come un lupo affamato, quel nickname gli calzava a pennello. In ogni caso se aveva scritto vuol dire che c’era qualcosa di grosso in ballo, dovevo liberarmi di Wilma.

Mi spiace è un’emergenza devo andare, ti accompagno al portone” feci mostrandole la strada.

No ti prego stammi più lontano possibile, non deve vedermi con te, ma ti prego pensaci alla loro offerta, pensa a tutte noi”. Un’ultima lacrima le rigò il volto, feci finta di nulla, aprii il cassetto e presi pistola e distintivo, mi infilai la giacca e pregai che fuori non facesse troppo freddo.


-CIMITERO DI BRIGHTON

Scesi dall’auto e subito l’aria gelida mi colpì la faccia, sentivo l’umidità condensarsi sulla barba sfatta di qualche giorno. Umido, Freddo e Nebbia, il tempo perfetto per una visita al cimitero di Brighton. Sfilai davanti all’auto di Beowolf, una berlina nera, e ad altre due macchine che non conoscevo, l’ingresso del camposanto era poco più avanti.
Riconobbi la sagoma del capo poco più avanti, dietro ad una fila di lapidi e come sospettavo non era solo, due sagome una più alta e snella e una bassa e tarchiata erano lì e tra il vociare riconobbi subito dei singhiozzi di donna.
Dio, tutte oggi!” mi uscì tra i denti.

“Salve Jim, eccomi!” Annunciai.
“Eccoti finalmente, non potevi farci aspettare ancora qualche ora?!”
Lasciai correre, “Perchè voleva vedermi?”
“Ti presento la signora e il signor Moody”, la sua voce sembrava più roca del solito “Lui è Hank White, il mio investigatore migliore”.

Jim era rude, un vero orso  e non solo per quella stazza che si trovava, ma non mancava mai di dare il giusto a chi se lo meritava, quindi presi quel “migliore” come un bambino che si vanta con i compagni quando la maestra lo elogia.
Salve signor White” pronunciarono in stereofonia i due coniugi, riuscivo a malapena a vederli in volto, e da quel poco che vedevo non mi sembravano in aria di festa.
Mi avvicinai per stringere la mano alla signora quando notai la fossa vuota alla loro destra, capii subito il motivo per cui Jim volle proprio me. Missing Person è la mia specialità, ma fino a quel momento non avevo mai seguito le tracce di un cadavere. Ignorai le mie deduzioni e sperai per il meglio. Tesi la mano alla coppia e subito dopo me la reinfilai nelle tasche del giubbotto, già non amo il contatto fisico, metteteci poi anche il freddo, potete solo immaginare.
Come mai mi trovo qui?” cercai di pronunciare la frase con tono neutro, ma sappiamo benissimo che nessuno di noi 4 avrebbe voluto trovarsi in quel luogo e in quel momento.
Abbiamo un caso sul quale investigare e tu sarai il nostro segugio” borbottò Jim “Phil è scomparso” fece una piccola pausa accorgendosi della gaffe “emh, volevo dire il corpo di Phil Moody è scomparso”.
Si sentì sfuggire un rantolo di dolore dalla donna, ma feci finta di nulla.
Ok, quindi stiamo cercando un profanatore di tombe? C’è qualcuno che avrebbe potuto avere l’interesse di farlo? So che è dura, capisco il vostro dolore” sperai che la bugia non venisse percepita come tale, “Ma avrei altre domande da farvi per poter iniziare il mio lavoro”.
Subito intervenne Jim “Non preoccuparti, ti metterò al corrente io al più presto, non voglio che Mary e Ryan rivivano tutto questo, ora l’importante è che ti abbiano conosciuto e che sappiano che mi fido ciecamente di te e del modo in cui lavori
Certamente” accompagnai la parola con un cenno del capo che probabilmente nessuno notò a causa della poca luce.

“Mary lascia che ti accompagni alla macchina” Jim le si accostò per darle supporto, “Hank torno subito” e mi liquidò con l’ennesimo rantolo da uomo delle caverne.

Passarono pochi minuti che mi permisero di ispezionare la zona attorno alla fossa. Usai la luce del flash del cellulare per farmi strada, qualcuno aveva deseppellito l’intera cassa e nel farlo di certo non aveva badato alla lapide sulla quale si vedevano segni che potevano provenire dall’uso di una pala o di un piccone. Deve ammetterlo la mia curiosità stava crescendo e il livello di sfida era abba stanza alto, non avevo mai ricercato un cadavere prima d’ora. Sì mi era capitato di trovarne, ma stavo comunque sempre cercando delle persone vive.

Jim era già sulla strada del ritorno, intravedevo la sagoma. “Allora? Dettagli?” aspettai che fosse abbastanza vicino da sentirmi, ma la mia curiosità era troppa e quindi gli andai qualche passo incontro.

“La storia è semplice, Phil era il figlio di Mary e Ryan, è morto 10 mesi fa. Era tutto per Mary che non ha mai mancato di tesserne le lodi, anche se so per certo che non era un santo.” Si schiarì la voce tossendo leggermente. “Ha avuto dei precedenti per droga, sono stato io a ripulirgli la fedina, Phil è morto in un incidente e questo pomeriggio il suo corpo, o meglio quello che ne rimaneva, è scomparso. Ryan mi ha chiamato subito, siamo amici dall’accademia, ma questa volta io posso poco, per questo mi sono rivolto a te. Mary non avrà pace finchè non riuscirà a passarne oltre, Ryan mi ha raccontato che aveva appena smesso con gli antidepressivi.”

“Ok, immagino massima discrezione, vero?”

Vero” Abbaiò Jim.

“Posso avere i fascicoli su Phil e l’incidente?! Mi serve una base da cui partire”

Squillò il mio telefono, non mi servì controllare per capire chi fosse, alle volte le suonerie personalizzate hanno i loro pro. Non diedi modo impressione di curarmene. Jim continuò: “Avrai tutto quello che ti serve domani mattina sulla tua scrivania, questo caso ha la priorità su tutto”

“Se questo non avrà ripercussione sugli altri casi che mi ha dato non c’è nessun problema”

“Tranquillo, hai il mio permesso.”

Ci incamminammo verso l’uscita del cimitero, il portone in ferrò cigolò quando ce lo chiudemmo dietro, “Massima discrezione, mi raccomando!” disse Jim chiudendo la portiera della macchina. La mia risposta era superflua, doveva essere così punto e basta.

Entrai in macchina e sfilai il telefono dalla tasca, illuminai lo schermo per vedere l’ora e mi ricordai di quel messaggio che ricevetti poco prima.

MITTENTE: AAA FA
MESSAGGIO: Dove sei? Chiama quando rientri

Il messaggio mi distrasse, dovetti riaccendere lo schermo per ricontrollare l’ora: 23:00, “Cazzo, anche stasera si fa tardi”.

Misi in moto e si riaccese la radio, pensai di rispondere al messaggio, presi in mano il telefono e poi lo appoggiai sul sedile del passeggero, distratto dalle note di della di “Sympathy for the Devil”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine