Nightwalkers. I figli del tramonto
Jude Trilogy
di Davide Roma
Titolo: Nightwalkers. I figli del tramonto
Autore: Davide Roma
Serie: Jude Trilogy #2
Edito da: Sperling & Kupfer
Prezzo: 15.00 €
Genere: Paranormal Fantasy, YA
Pagine: 288 pag.
Trama: L’aurora boreale è un fenomeno comune in Alaska, ma non in pieno giorno. Un evento straordinario, che per qualcuno è un indizio della presenza di Jude Westwick. La sua vita da adolescente ribelle nella cittadina di Twindale, Massachusetts, ora non è che un ricordo. Dopo aver scoperto la sua natura non totalmente umana e aver appreso di essere la reincarnazione di un demone, Jude ha dovuto lasciarsi alle spalle la scuola, gli amici, Amber, a cui lo lega un vincolo speciale, e Emily, l’amore della sua vita. Connor, l’uomo che gli ha fatto da padre, lo ha convinto che l’unico modo per sfuggire alla setta al servizio del Male, sia isolarsi e portare avanti l’addestramento che gli consentirà di padroneggiare i suoi straordinari poteri. Ma Connor è un traditore, e il suo vero scopo è trascinare il ragazzo nell’oscurità. Per questo, lasciata l’Alaska, è a Manhattan, dove il vizio si annida e il Male alberga da sempre, che Jude dovrà concludere la sua formazione. “Fa’ ciò che vuoi sarà l’unica legge”: una tentazione non da poco per un ragazzo di neanche vent’anni. Ma qualcosa della sua vecchia vita continua a esercitare un richiamo che lui non può ignorare. Qualcuno che non ha mai dimenticato lo sta aspettando. E per Jude è arrivato il momento di scegliere.
Trilogia di Jude:
- Il Bacio di Jude
- Nightwalkers. I figli del tramonto
- Inedito
di Sarinique
All’inizio era quasi un peso leggere questo libro di Davide Roma. Non rientravo a casa pensando, come già mi era successo con altre saghe: “Adesso vado a leggere Nightwalkers!”. Diciamo che dovevo trovare il tempo per dedicarmi a questo fantasy. Però l’ho trovato e, proprio quando iniziavo a pensare che ne fosse valsa la pena, ecco che arriva la fine, frettolosa, che ti capita tra capo e collo. Il libro ha 36 capitoli e leggendo il 35esimo pensi di aver sbagliato, che forse di capitoli ce ne sono 46, questo perché nell’ultimo inizia a prendere corpo tutto il piano che è stato preparato nel corso del romanzo. Però, a questo punto, l’autore poteva aspettare il terzo libro della trilogia, senza accennare niente, tanto l’effetto di suspense si era già creato.
Detto ciò, penso che il libro, considerato nel suo insieme, sia piacevole da leggere a partire da metà, quando le vicende iniziano a svilupparsi e a farti restare un po’ con il fiato sospeso. Potrebbe essere un ottimo film e quest’idea me l’ha data l’autore stesso quando scrive: “Sembrava la sequenza, mozzafiato, di un film”. Leggendo mi immaginavo già le scenografie, le espressioni dei personaggi, l’imbarazzo di Jude, il protagonista, quando è in compagnia sia di Emily che di Amber.
Veniamo ora al nostro eroe, Jude: un ragazzo che ha sofferto, che soffre, che continua a ripetere che Connor e Marthe non sono i suoi genitori… È costretto a trasferirsi dall’Alaska a New York, città di cui si innamora e che gli dà la spinta a sfogare la natura del sentiero della mano sinistra. All’inizio ho pensato che fosse arrogante, presuntuoso, deciso a fare il suo di bene e non quello degli altri, poi però nel corso del libro cambia, per tornare ad essere un ragazzo stanco dei suoi poteri. Se è indeciso? Sì, lo è. Emily o Amber? Amber o Emily? Forse Jude sa già chi scegliere, ma ancora non ha trovato il coraggio di dirlo ad alta voce…Tra gli amici di Jude c’è anche Big Head, un patito dell’informatica e (quasi) hacker di professione. È un’amicizia sincera, da parte di tutti e due, consapevoli entrambi di non poter fare a meno l’uno dell’altro.
Vorrei soffermarmi su un aspetto del libro che ho notato solo alla fine, ovvero quello del ruolo di mediatrice che spetta alla due donne: Marthe, moglie di Connor e madre adottiva di Jude, e Liana, la veggente e grande esperta di magia nera. È grazie a loro che Connor e John Doe riescono ad andare avanti, perché se da un lato il primo dice “Meno male c’è Marthe”, dall’altro sentiamo “Meno male c’è Liana”. Sono loro che danno forza ai due rivali, ma, allo stesso tempo, rassicurano anche i ragazzi. Infatti Jude nutre un sincero affetto per la madre adottiva, come il legame tra Amber e Liana che è molto forte.Anche se non è stato tra i miei libri preferiti, aspetto di leggere il terzo libro della serie, perché ormai Davide Roma mi ha lasciato un po’ di curiosità e voglio sapere perché il legame Gemini tra Jude ed Amber è così importante e necessario per il rito…..
Davide Roma, nato nel 1981, vive tra Roma e Milano. Studia Scienze della Comunicazione, ha frequentato i corsi di scrittura creativa di Raul Montanari e nel 2007 è stato scelto dalla Scuola Holden per partecipare a Esor-dire all’interno della manifestazione Scrittorincittà. È mancino, come tutti i suoi idoli: Steve Jobs, Alessandro Magno e Franz Kafka. Il bacio di Jude è il suo primo, strepitoso romanzo.