Dopo alcune ricerche di mercato ad Amsterdam, Nike ha visto che molte persone ritenevano noioso correre per sport. E il disincanto era evidente soprattutto tra i più giovani.
Cosa fare per catturare quel target molto difficile e sfuggente? Sfruttare i social network, naturalmente, e in particolare Facebook.
L’idea venuta in mente ai creativi di Nike è stata quella di lanciare una campagna molto particolare, chiamata “Take Mokum Nike+ Graffiti Challenge”, la quale prevedeva un social contest di street art che univa online e offline: ogni partecipante, grazie a un’app Facebook, doveva letteralmente “dipingere” sulla mappa della città il proprio percorso, in maniera artistica, e poi creare tra i propri amici online una community di runners che volesse correre su quel tracciato nella vita reale.
Una campagna davvero molto intelligente, poichè non è facile stimolare delle persone a correre utilizzando un’app su Facebook, rendendo così la corsa un’esperienza non solo divertente, ma anche di socializzazione.
I risultati parlano chiaro: oltre 9.000 fans sulla pagina Facebook, 220 corse create, con oltre 1.200 km corsi durante le 6 settimane della campagna Nike+. Un vero e proprio case study di successo.