Sapete già, e se non lo sapete è giusto che ne veniate a conoscenza, quanto io veneri una serie televisiva di qualche anno fa, “La Femme Nikita”. Telefilm di confine, vecchia scuola tinta di una nuova morale spietata, mista a un delirio di onnipotenza che mi mandava letteralmente in estasi. Ne scrissi in uno dei primissimi articoli di questo blog. Ve lo linko qui.
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In questi giorni, proprio il suddetto articolo è stato raggiunto da svariati internauti alla ricerca, però, dell’altro telefilm, quello nuovo. La magia è tutta di gugle, è ovvio. Così, per tutti coloro che possono essere interessati, ho deciso di raccogliere quelle ancora scarne notizie reperibili in rete sulla neonata serie all’imminente debutto via cavo negli States e anche qualche video da YouTube.
Epoca, questa, di remake. Qualcuno in internet si sta domandando se sia giusto rieditare una serie, che pur aveva ottenuto un successo internazionale, a così pochi anni di distanza. Se sia giusto resuscitare uno spionaggio iperbolico che poco o nulla ha a che fare con la sobria linearità di “24″; telefilm quest’ultimo che, ricordiamolo, ha visto alla produzione alcuni loschi figuri responsabili anche della Nikita bionda e di tutto il baraccone di Sezione 1 e compagnia danzante.
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A foraggiare questa Nikita, tra gli altri, c’è il signor McG che, dal suo canto, ci ha dapprima consolato con le nuove “Charlie’s Angels” e poi col quarto capitolo del franchise, all’asta da qualche mese, di “Terminator”: il suo “T4″ è diventato meglio de “I Cancelli del Cielo” di Michael Cimino.
Si conoscono il cast e anche i ruoli di questo nuovo “Nikita” che, a tutti gli effetti, riavvia il vecchio telefilm e anche il film di Besson per riproporci una versione aggiornata e aggressiva della sexy spia col nome da uomo… Maggie Q nel ruolo che fu di Peta Wilson, Shane West in quello di Michael (Roy Dupuis), Aaron Stanford è Birkhoff (Matthew Ferguson), Melinda Clarke è Amanda, la “nuova” Madeline (Alberta Watson) e sono un po’ titubante circa il ruolo di Percy dell’attore Xander Berkeley che, in teoria, dovrebbe essere il succedaneo di Operations (Eugene Robert Glazer), anche se non ci metto la mano sul fuoco. I personaggi sono tutti qui, con qualche ipotetica e leggera variazione per assicurare un minimo di interesse nei nuovi, potenziali spettatori .
Ecco la sinossi ufficiale:
When she was a deeply troubled teenager, Nikita was rescued from death row by a secret U.S. agency known only as Division, who faked her execution and told her she was being given a second chance to start a new life and serve her country. What they didn’t tell her was that she was being trained as a spy and assassin. Ultimately, Nikita was betrayed and her dreams shattered by the only people she thought she could trust. Now, after three years in hiding, Nikita is seeking retribution and making it clear to her former bosses that she will stop at nothing to expose and destroy their covert operation. For the time being, however, Division continues to recruit and train other young people, erasing all evidence of their former lives and turning them into cold and efficient killers. One of these new recruits, Alex, is just beginning to understand what lies ahead for her and why the legendary Nikita made the desperate decision to run.
Letto? Dunque, già sapere che la misticheggiante [per il sottoscritto] “Sezione 1″, l’organizzazione che tutto può, ha cambiato nome ed è divenuta un’anonima “Divisione” fa sobbalzare il mio cuore da cultista. Dovete capire che, da fan sfegatato, anche una piccolezza come questa è inaccettabile. Poi il fatto che Nikita sia fuori dalla Sez… ehm, Divisione, e che riesca a tenere testa alla sua ex-organizzazione rende il tutto ancora meno credibile e lontano anni luce da quelle suddette atmosfere di perfetta e spietata efficienza che facevano grande e spettacolare, per quanto parimenti spaccone, l’originale…
Ok, poi, tutto può essere, può essere che ne venga fuori un telefilm da urlo. Quando, anni fa, guardai il primo episodio de “La Femme Nikita” non ne rimasi particolarmente impressionato. Era una serie che ti catturava col passare del tempo. Dote, quest’ultima, oggi a dir poco anacronistica.
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La legge del tutto e subito impone che la nuova Nikita sia già strafiga fin dal pilota e che i cattivoni che sono stati i suoi maestri stiano lì a prenderle come belle statuine. Il cast, a cominciare da Maggie Q, ha il difficile compito sia di non far rimpiangere, ma soprattutto di far dimenticare i predecessori. Missione estremamente complicata. Maggie già mi piace, ma gli altri? E le atmosfere? Sapranno crearne di nuove e avvincenti, oppure tenteranno di imitare, fallendo, le vecchie e consuete? E poi, McG… Va bene “Chuck”, va benino “Supernatural”, ma “Nikita”? Chissà…
Io, affascinato più dai bui corridoi metallici della Sezione che dagli scontri a fuoco, resto col legittimo dubbio che tutta questa nuova operazione parta già con un piede nella fossa e sia l’ennesimo tentativo sprecato.
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Visto che la serie precedente era tutto sommato ancora giovane perché non fare piuttosto uno spin-off? Perché non continuare sulla falsariga di quegli eventi lasciati in sospeso?
Probabilmente perché il tutto è troppo semplice e ogni buon sceneggiatore che si rispetti vuole tabula rasa per mostrare al mondo quanto sia figo a scrivere storie di cappa & spie. E noi qui a subire, stizziti, sorretti dai nostri lontani ricordi.
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Fonti e Approfondimenti:
Nikita (2010) su IMDb
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Tags: Nikita, Reboot, Remake, Segn