ATENE, GRECIA - Sapete cos'è lo Zeibekiko? Si tratta di un ballo personale, una danza improvvisata, con la cui esecuzione, rigorosamente solitaria, un uomo può esprimere la propria individualità. Un tempo, ad esempio negli anni '70, iniziare a ballare insieme a qualcuno che già stava danzando lo Zeibekiko era considerato una pubblica umiliazione, tanto da scatenare risse e violenze varie. No, non sto scherzando, queste cose accadevano veramente. E la ex prova vivente di quanto vi sto raccontando è Nikos Koemtzis, che proprio per riparare a un torto del genere s'è fatto vent'anni di carcere. Ma partiamo dall'inizio.
Erano i favolosi anni '70 (beh, per i greci mica tanto favolosi... non che adesso stiano meglio) e Nikos Koemtzis (appena uscito dal carcere dopo aver scontato una pena per furto) si trovava in un locale a bere con il fratello, quando quest'ultimo decise di farsi uno Zeibekiko: come consuetudine, "ordinò" la sua canzone preferita al gruppo di musicisti e si mise a ballare da solo in mezzo al palco. Un tizio che sedeva a un altro tavolo all'improvviso si alzò e (affronto!) cominciò a ballare insieme a lui, al che Nikos Koemtzis impazzì per l'onta subita dal fratello e iniziò ad accoltellare gente: alla fine ne lascerà a terra tre, più altri otto feriti. Le cose per il nostro eroe si misero subito male, soprattutto quando venne fuori che quella era una comitiva di sbirri in borghese; si sa, uccidere sbirri in piena dittatura porta male, così Koemtzis fu condannato a un totale di tre esecuzioni e sette ergastoli, che in Grecia equivalgono a 23 anni di carcere (3 per 7 = 21 + 1 anno per ogni poliziotto ucciso - 1 di sconto). Quando Koemtzis uscì di galera era il 1996 e nel frattempo era diventato un mito: succede, quando sei un operaio comunista e uccidi tre poliziotti, anche se la cosa in sé non ha nulla a che vedere con la politica. Nel 1980 sulla sua storia hanno persino girato un film, Parangelia! (che in greco significa "ordine"): ecco il video della scena dell'accoltellamento, da vedere! Il grandissimo musicista greco Dionysis Savvopoulos (chiiiii?) gli ha dedicato la canzone Lungo Zeibekiko per Nick (almeno credo che il titolo sia quello), ispirata dall'autobiografia che Koemtzis scrisse in carcere (subito dopo aver imparato a scrivere).
Che tizi strambi, i greci.
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