Roma 16 febbraio 2014
Pierre Auguste Renoir “Ragazza che si pettina”
Nina dove sono quei tempi
in cui in un traghetto
nell’ora più fresca
andavamo a fare scorrerie?
Quando solo delle tue grazie,
della tua cortesia vestita,
facevi ingelosire
qualche dea del mare?
Dove sono quei giorni beati
in cui ci bastava un merendino,
che diventava ambrosia
solo al tuo tocco?
Quando con la tua allegria
donandoti all’amante,
lo rendevi in un istante
felice ed ingannato?
Non grado sociale, non tesori
ti dava allora il cielo,
ma il fresco, la bontà la bellezza
e un cuore dolce;
anima vispa,
occhietto curioso,
seno di fine alabastro
lavorato al tornio.
Con tante grazie addosso,
fresca burlona e bella,
furba e bricconcella
dovevi proprio diventare?
A domani
Lié Larousse