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Nino Maressa racconta La Mala Vita nella Locride

Creato il 10 ottobre 2012 da Tipitosti @cinziaficco1

Un libro da leggere, perché rivela aspetti nascosti della ‘ndrangheta. Lo consiglia Paolo.

Si intitola La Mala Vita - DALLA CATTURA DEL BOSS MORABITO ALLE INDAGINI  SULLA STRAGE DI DUISBURG:  LA MIA LOTTA CONTRO LA ‘NDRANGHETA. Edizioni  Sperling & Kupfer.

A scriverlo sono stati Nino Maressa e Flavia Piccinni. Il primo (Reggio Calabria, 1972) ha fatto parte del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) in Calabria, dove ha partecipato alla cattura di Giuseppe Morabito e di altri superlatitanti inseriti nella lista dei trenta più pericolosi d’Italia. In seguito ha seguito in prima persona l’Operazione Labirinto relativa alla strage di Duisburg. Attualmente è Maresciallo dei carabinieri. Vive in Toscana. La seconda (Taranto, 1986) fa parte della redazione di Nuovi Argomenti, scrive per l’edizione toscana e barese de La Repubblica e per numerosi periodici. Ha vinto numerosi premi letterari tra cui il Premio Campiello Giovani. Ha pubblicato i romanzi Adesso tienimi (Fazi, 2007) e Lo sbaglio (Rizzoli, 2011). Vive a Roma.

Nino Maressa racconta La Mala Vita nella Locride
Nel libro, come si diceva, la ‘ndrangheta  viene raccontata in modo diverso. Mai prima di oggi chi l’ha fronteggiata sul campo ha avuto il coraggio di rivelare quello che significa fare antimafia in un territorio appestato dalla malavita come la Locride.

In questo libro testimonianza, Nino Maressa racconta gli anni trascorsi all’interno del ROS, partendo dalla prima missione assegnata alla sua squadra, la cattura quasi impossibile del “boss dei boss” della ’ndrangheta, Giuseppe Morabito, detto’U Tiradrittu.

Come in un film d’azione, l’autore ci porta in prima linea nelle indagini, dimostrandoci che l’intuito e il fattore umano possano più delle tecnologie sofisticate. Nino, come la maggior parte dei suoi compagni, è calabrese e conosce il “contesto” in cui è nata e si muove la ’ndrangheta. Con la sua squadra, si specializzerà nella cattura dei latitanti e sarà impegnato nelle indagini che seguono la strage di Duisburg.

Il resoconto di Maressa è di importanza eccezionale, diretto, preciso, concreto. E coraggioso. Perché molto è stato detto, ma non tutto. E ancora ci si possono porre domande e si può cercare di andare a fondo per capire la ragione della lunga latitanza di Morabito e poi del graduale smembramento della squadra coinvolta nella sua cattura.

La mala vita esce nel quinto anniversario della strage di Duisburg di cui ricostruisce le origini partendo dagli anni Novanta.


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