Questione di comunicazione e visibilità
L'apertura di Nintendo nei confronti degli sviluppatori indie, con l'arrivo dell'eShop su Nintendo 3DS e Wii U, è stata notevole, anche considerando la precedente politica che tendeva a rendere difficile la pubblicazione di titoli indipendenti sulle piattaforme della casa di Kyoto, ma c'è ancora molto da fare su questo fronte.
Lo dicono senza tanti giri di parole Dan Adelman e Damon Baker di Nintendo of America, intervistati da Polygon: "dobbiamo fare di meglio per riuscire a trasmettere il nostro messaggio", ha affermato Adelman, "abbiamo imparato molte lezioni nei 5 o 6 anni passati dall'inizio di WiiWare, quando avevamo delle politiche che rendevano veramente difficile agli indie la pubblicazione sui nostri sistemi".
L'uomo Nintendo ha affermato che, nonostante le recenti aperture, il messaggio non sembra sia giunto con la giusta efficacia e un sacco di sviluppatori indipendenti ancora non sanno che molte regole sono state rimosse o modificate - come la necessità di avere un ufficio in cui sviluppare i giochi - così come il supporto Unity è stato esteso alle console Nintendo. Si tratta dunque sia di continuare in questa apertura verso gli indie, sia di migliorare l'efficacia della comunicazione in questo ambito videoludico, per cercare di attrarre quanti più sviluppatori indipendenti possibile.
Altro elemento su cui c'è da lavorare, secondo Damon Baker, è l'organizzazione dell'eShop, che all'aumentare dei contenuti deve evolversi e diventare sempre più comodo nella ricerca del materiale. "L'eShop Nintendo è sempre in divenire", ha affermato Baker, "dobbiamo raggiungere la possibilità di navigare nel catalogo ed effettuare acquisti anche al di fuori delle console (ad esempio via web o smartphone). Tutti noi ci rendiamo conto di quanto la visibilità e la capacità di trovare i prodotti all'interno del catalogo siano sempre più importanti".
Fonte: Polygon