Nisemonogatari: Impressioni sul sequel di Bakemonogatari

Ormai resta veramente poco, mi sono lasciato per ultimo forse tra quelli più attesi della stagione (per lo meno tra quelli che sto seguendo), quindi oggi darò spazio a Nisemonogatari (偽物語), il sequel di Bakemonogatari.

Prima di fare questo articolo volevo fare la recensione di Bakemonogatari, ma diversi problemi mi hanno impedito di mantenere questo obiettivo, quindi accontentavi per adesso di questo, ma vi prometto che a breve adempierò ai miei doveri… impegni… insomma farò qualcosa in proposito.

Nisemonogatari è tratta dall’omonima light novel e si prefigura come il seguito dei fatti raccontati su Bakemonogatari. L’incipit sulla trama presente nel sito ufficiale, e che ho riportato nella preview, era piuttosto criptico, facendo intuire soltanto che l’attenzione da Koyomi si sarebbe spostato sulle sue due sorelle, le sorelle di fuoco Karen e Tsukihi, dai primi quattro episodi non mi è sembrato proprio così…

Sì inizia con Koyomi legato e stordito all’interno di un edificio abbandonato.

Ecco apparire Hitagi Senjōgahara e subito Koyomi si rende conto che è stata lei a legarla.

Dopo mille battute e diverse provocazioni sessuali e non di Hiragi, alla fine lei è molto chiara: lo ha legato per proteggerlo. Ma da cosa?

Ritorniamo all’inizio della giornata, prima di essere preso “sotto custodia” da Hiragi.

Il nostro caro Koyomi doveva incontrarsi con Hanekawa per studiare e prepararsi per gli esami, ma lei pare avergli dato buca.

Avendo tempo libero prima di uscire di casa fa una chiacchieratina amichevole con la più piccola delle sue sorelline: Tsukihi.

Mentre si dirige verso casa di Sengoku, vede in lontananza Hachikuji e decide di scambiare qualche segno d’affetto con lei.

Infine riesce a raggiungere casa di Sengoku, trovandola un pochettino cambiata…

Proprio sul più bello… o quasi… arriva la madre ed è costretto a fuggire, così va a pulire la casa di Kanbaru. Anche stavolta lungo la strada incontra qualcuno, la sorellina più grande: Karen.

Dopo la chiacchierata con Karen si fa violentare da Kanbaru.

All’uscita di casa di Kanbaru incontra uno strano tizio di nome Kaiki.

Mentre torna a casa incontra la sua ragazza Senjōgahara, che, come un segugio, capisce immediatamente che il ragazzo è stato a contatto con 5, anzi 6 donne (era inclusa pure la nonna di Kanbaru).

Vi direte, ecco perché Hiragi ha incatenato Koyomi, si è sentita tradita da lui, invece no, tutto nasce dal fatto dall’aver sentito il nome di Kaiki!

Che si sia ingelosita di un uomo, più di 6 figliole (di cui una è la nonna e altre due sono sue sorelle)? Sta a voi scoprirlo.

L’inizio di questa serie è stato piuttosto a rallentatore, con tre episodi necessari per spiegare cosa stava succedendo, prima di dare veramente il fuoco alle trombe.

In realtà questi tre episodi non sono stati proprio vuoti, ma invece sono stati necessari per fare il punto della situazione rispetto a ciò che era accaduto, per presentare per bene le due sorelline di Koyomi (che nella prima serie sono state praticamente ignorate) e per introdurre molti indizi su quello che ci aspetterà su Nisemonogatari.

Durante il mio riassunto ho volutamente ignorato questi dettagli, ma vi invito ad andare a vederli voi di persona.

Chi ha apprezzato Bakemonogatari, sa quanto i dialoghi erano la parte principale della serie, continui scambi di battute del protagonista con le varie ragazze, continui giri e giochi di parole, impossibili da seguire senza a volte conoscere attentamente la cultura giapponese.

Anche in Nisemonogatari, è questa la caratteristica principale, il tutto accompagnato con continui cambi di inquadrature, colori sgargianti e contrastanti, ma dire che facciano d’accompagnamento è forse una limitazione, perché in realtà sono vere e proprie opere d’arte.

Insomma, tutto quello che avevate visto su Bakemonogatari lo ritroverete qui, solo una cosa finora pare non esserci stata: quelle intere pagine di scritte, impossibile da leggerli senza fare un fermo immagine. Se c’era qualcosa che odiavo della prima serie era proprio questa cosa, ma in Nisemonogatari in questi quattro episodi non pare essercene traccia, non posso quindi altro che dire: meno male.

Avete amato Bakemonogatari? Non potete fare a meno di Nisemonogatari, solo alla fine potremo dire se veramente è degno del suo predecessore. Vi ha fatto schifo Bakemonogatari? Fatevi ricoverare perché non siete norm…ehm volevo dire… se vi faceva schifo allora farete meglio ad evitare Nisemonogatari.

Prima di chiudere con questa impressione vorrei aggiungere una cosa: Hiroshi Kamiya, la voce di Koyomi, è un genio. Davvero ragazzi, ultimamente me lo sto ritrovando quasi ovunque, e capisco il perché viene così sfruttato. Quando un personaggio ha la sua voce guadagna 1000 punti in carisma. È vero che, per me che ancora non sono praticissimo col giapponese, a volte ho difficoltà a seguirlo perché parla velocemente, ma resta comunque un genio e noi comuni mortali possiamo soltanto adorarlo.

Bene con questo ho veramente chiuso, alla prossima.

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