No ad un campo di golf a Bosa, in Sardegna. Amici della Terra, Lega per l'Abolizione della Caccia e Gruppo d'Intervento Giuridico hanno inoltrato una specifica richiesta di informazioni ambientali e di adozione degli opportuni provvedimenti inibitori sulla rimodulazione presentata dalla Condotte Immobiliare Spa (Gruppo Ferfina) denominata "Bosa Colores" del programma di investimenti immobiliari su complessivi 247 ettari già noto come "Bosa Sviluppo", del 2003.
Le associazioni ecologiste hanno inviato l'esposto alla Commissione europea, ai Ministeri dell'ambiente e dei beni e attività culturali, Presidenza della Regione, Direzione generale regionale della pianificazione urbanistico-territoriale e della vigilanza edilizia, Servizio regionale valutazione impatti, Servizio regionale tutela del paesaggio di Oristano, Direzione generale per i beni culturali e paesaggistici per la Sardegna, Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Cagliari e Comune di Bosa. "Secondo la proposta turistico-edilizia attuale - spiega il portavoce delle associazioni, Stefano Deliperi - sarebbero previsti, fra l'altro, una struttura ricettiva, residenze stagionali, servizi (complessivamente mc. 75.000 di volumetrie), un campo da golf (18 buche) nella località costiera di Tentizzos (100 ettari), già area di modesta attività mineraria più residenze stagionali (mc. 217.000 di volumetrie su 17,5 ettari, in parte già realizzate) in località Campu èMare e un resort in località Sa Sea (mc. 25.000 di volumetrie su 73 ettari).
Il complesso di investimenti rientrerebbe nel Piano strategico di sviluppo comunale e del territorio in corso di adozione da parte del Comune di Bosa". "Comune che, in piena contraddizione - ricordano gli ambientalisti - ha adottato anche un ordine del giorno il 16 luglio per avviare il percorso che dovrebbe portare la costa compresa fra Bosa e Alghero nell'elenco dei beni appartenenti al patrimonio dell'umanità, sotto l'egida dell'Unesco".