Purtroppo quello che nemmeno tanto tacitamente si temeva è accaduto.
Il gruppo dei Black bloc si è infiltrato nel corteo romano ed ha fatto scempio di edifici, cose e persone; 70 feriti, un milione di euro di danni; peccato, perchè il peggio ha avuto la meglio. La partita è ancora tutta aperta. La gente autentica scesa in piazza per protestare pacificamente non si fermerà certo a questa sconfitta, perchè ci vuole ben altro per scoraggiare ottime e sacrosante ragioni che invece nelle altre città del mondo (900 città su tutto il pianeta…) non sono capitolate a causa della solita faziosa minoranza disturbatrice e manovrata.
Perchè proprio Roma? Perchè sempre l’Italia? Sembra che qui le piazze siano più facilmente preda di questi orribili e assurdi episodi.
Abbiamo ancora negli occhi gli orrori accaduti al G8 di Genova nel 2001 (in quel contesto ci furono purtroppo una serie di errori commessi anche dalle forze dell’Ordine); abbiamo ancora nella memoria gli anni tristi e bui del terrorismo politico e dell’odio di classe.
NO, bisogna stare lontani da quei vortici, da quei meccanismi insani e malati, deviati e devianti. I violenti sono solo violenti e basta; è gente assoldata da regie occulte, è gente che non ha cervello perchè così dimostra, che si droga di eresie e falsità (quando non lo fa anche con altro…), che non ha credi (che non sia quello della distruzione gratuita e assoluta), che non ha coraggio di nulla, nemmeno dell’andare in piazza a volto scoperto per far vedere chi sono, sapendo d’essere nel torto, come dei meschini vigliacchi della peggior specie che non vogliono farsi riconoscere per le loro ovvie responsabilità.
E’ gente che è andata a prendersela con i simboli religiosi (che sono sopratutto simboli di pace) e che ha devastato persino una casa privata e le macchine dei poveri cittadini indifesi che si sono trovati in mezzo, dal nulla, ad una vera e propria guerriglia urbana.
Sono giovanissimi e meno giovani senza una storia culturale che odiano le forze dell’ordine che stanno nelle piazze come espressione dello stato, mentre sono solo padri di famiglia che magari nello stato ci credono e che magari semplicemente stanno lì a svolgere il loro lavoro (e ci può stare il dissenso politico ma che andrebbe espresso con altri mezzi laddove la guerra cosìffatta porta solo alla dura reazione)
Qualcuno ha perso (lo scopriremo più tardi) la sola cosa che aveva e che ancora gli dava la gioia di vivere…(la sua bicicletta), anche se può sembrare poca cosa di fronte a sfasci ed attacchi di estrema gravità.
Mettiamo questi esaltati/squilibrati/sconnessi in grado di non potere più nuocere. Come? Ovviamente con gli strumenti della legge, rimanendo nella legge, perchè solo la legge ci può salvaguardare dal caos e dalla devastazione. Ovviamente la legge praticata in un paese democratico e nel nome della democrazia. Democrazia, sempre e solo democrazia e non totalitarismi, e non demagogie, e non partitismi, e non provocazioni minacciose, e non cedimenti alla violenza. Potrebbe essere quella l’occasione di un confronto che per scelta viene invece rifiutato dai leader del ”blocco nero”.
In tal modo il movimento degli indignados avrà anche nel nostro paese la propria prossima occasione di farsi valere e di esprimersi pacificamente.
Non mollate, non molliamo. Così come non molleranno tutti gli altri che altrove sono riusciti a manifestare senza incidenti e senza catastrofi (vedi Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Francia…)
Ci sono buone ragioni per pensare e sperare che questo grande gruppo vestito di un abito universale e globale (e non mascherato) possa dimostrare di avere qualche più che buona idea, qualche più che buona progettazione, qualche più che buona energia da spendere.