Tensione, cariche, scontri e alcuni feriti a Napoli e a Milano durante le manifestazioni contro la riforma della “Buona Scuola” di Matteo Renzi. Manifestazioni in diverse città a partire dalla capitale. Lo sciopero proclamato da Cobas e Anief. ”Siamo in 7mila”, dicono gli organizzatori del corteo di Roma, la principale delle manifestazioni, dove studenti e prof si sono dati appuntamento per dire no alla “distruzione della scuola pubblica”.

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Cobas e Anief hanno indetto lo sciopero generale. L’Anief denuncia “le incostituzionalità della buona scuola, i tagli dell’ultima legge di stabilità e le risorse irrisorie per il rinnovo contrattuale previste nel nuovo disegno di legge di stabilità 2015″. “Troppi tagli – si legge in una nota – alle supplenze brevi, nessuna risposta alla Corte europea, alcuna stabilizzazione per il personale docente, ata, educatore e dirigente, trasferimenti al buio, nessun rimborso per l’indennità di vacanza contrattuale, ancora disparità tra precari, neo-assunti e immessi in ruolo, il fondo discrezionale del merito, la chiamata diretta, il diritto allo sciopero sono alcuni dei punti contestati che vedranno in piazza anche Cobas e Unicobas”.
“Siamo qui oggi a manifestare contro la buona scuola di Renzi che è una pessima riforma” dicono da Roma i Cobas, “perché insiste sulla divisione fra docenti con criteri di falsa meritocrazia. In una situazione economica che vede i lavoratori della scuola con un contratto oramai bloccato da anni, si cerca di ovviare con delle mance come i 500 euro per l’aggiornamento oppure – continuano i Cobas – il bonus per i cosiddetti ‘meritevoli’. Questo è un ulteriore passo verso la privatizzazione della scuola pubblica che provoca anche una perdita di qualità dell’insegnamento”. “Un altro aspetto importante – conclude uno dei portavoce di Cobas – contro cui noi ci battiamo è l’alternanza scuola-lavoro, soprattutto perché le aziende in cui i ragazzi dovrebbero fare queste ore non sono sufficienti”.
“Questa è una battaglia che riguarda sia il personale della scuola ma anche gli studenti. La scuola è di tutti quelli che la vivono” dichiara il presidente di Anief, Marcello Pacifico. “Noi – continua Pacifico – denunciamo una scuola che è precaria perché lo Stato non ha ancora messo fine alla ‘supplentite’. Per non parlare poi degli aumenti per tutto il personale di ruolo: il governo vuole dare solo 8 euro in più quando, in realtà, dovrebbe ancora perfino darne 110 di arretrati”. “Manifestiamo anche – conclude Pacifico – per le notevoli discriminazioni rispetto al resto dell’Europa. Vogliamo una scuola più giusta, più equa e più solidale”.
Napoli. Due giovani e quattro poliziotti sono rimasti feriti durante l’azione di alleggerimento che le forze dell’ordine hanno eseguito quando il corteo degli studenti in corso a Napoli si stava avvicinando a piazza Trieste e Trento per dirigersi verso la sede di Confindustria. Due giovani sono stati portati in Questura. Al momento la Polizia sta valutando la loro posizione anche visionando le immagini dei sistemi di videosorverglianza della zona. I due ragazzi feriti avrebbero rifiutato le cure per poi allontanarsi.
Milano. Durante una carica di alleggerimento avvenuta attorno alle 11.40 in via Pola, a Milano, un professore di 50 anni e una ragazza di 18 sono stati colpiti alla testa riportando un taglio. “Sono stato colpito da una manganellata della polizia – ha raccontato all’ANSA il docente che lavora in un istituto professionale milanese -, ero a volto scoperto”. La ferita non sarebbe grave e per ora è stata tamponata con un sacchetto col ghiaccio. Lo stesso vale per la studentessa. Entrambi sono stati medicati sul posto.
Roma. Tra i cartelli e gli striscioni esposti davanti al Miur “No all’applicazione della legge 107, al preside-padrone che valuta assume e licenzia”, “Quota 96 scuol’ancora ai lavori forzati ed i precari disoccupati”, “Pensionare i prof? Solo a 100 anni se scompagnati dai genitori”. Tante le bandiere rosse dei Cobas. I prof sfileranno poi nella Capitale in corteo fino a Montecitorio.
Torino. Alcune centinaia di studenti delle scuole superiori manifestano in corteo, nel centro di Torino, contro “La buona scuola”. I manifestanti, tra cui alcuni insegnanti aderenti alla Cub, hanno acceso alcuni fumogeni. Imbrattati i muri di una banca.