Eccomi di ritorno dalle mie vacanze. Per la prima volta dopo anni sono stata in vacanza in Italia. Ma sì, mi sono detta, sempre all’estero con tutte le meraviglie che abbiamo nel nostro paese, poi la gente sta qui a dire che il turismo in Italia va male, valorizziamolo. E così sono partita con tre amiche alla volta delle isole Eolie, un paradiso riconosciuto a livello mondiale e che non avevamo mai visto.
Dopo un’estenuante ricerca di un mezzo di trasporto che non ci costasse come una crociera ai Caraibi partiamo dal porto di Napoli per la nostra traversata atlantica…17 lunghe ore di viaggio per raggiungere Lipari. La nostra nave in partenza alle 20 salpa e già manca la carta igienica nei bagni, per fortuna la mia estrema previdenza, ovvero mia madre, mi ha messo dei fazzolettini in borsa…ma possibile che già alla partenza i bagni puzzino di piscio? Alle 6 del mattino attracchiamo a Stromboli, andiamo a fare colazione al bar ma il disgustoso cornetto di giorni prima e il cappuccino freddo diventano immangiabili in quanto i tavoli per la colazione non vengono puliti da almeno 10 anni e risulta vomitevole farci colazione. Va bè, siamo quasi arrivati. C’è l’ufficio informazioni turistiche a bordo e chiedo se hanno una cartina di Lipari, la risposta del marinaio grassoccio dietro il vetro è “Chi ssacciu io, guarda si la trovi.” Nel frattempo la nostra nave attracca in qualsiasi posto, sembra che il nostro comandante attracchi a qualsiasi pezzo di terra trovi in mare…ci viene poi spiegato che per accordi non si sa tra chi, il sabato la nave fa scalo anche a Filicudi, forse dà uno strappo a qualcuno. Ma finalmente sono le 13 e riusciamo a mettere i piedi sulla terra ferma!
Raggiungiamo il piccolo appartamento che abbiamo affittato ed andiamo al supermercato, dove la simpatia del sud ha la meglio sui malumori e un anziano proprietario ci stappa una bottiglia di rosso locale per darci il benvenuto! Un po’ brille per il vino a stomaco vuoto andiamo a mare, che meraviglia! Unico problema è che l’isola è messa in modo che dalla parte in cui siamo il sole tramonta alle 18… va bè, questa sera usciremo e, siccome ho amici liparoti, chiederemo informazioni. La sera la terribile scoperta….i prezzi di qualsiasi cosa sono il doppio per i turisti! Il doppio, non un piccolo rincaro, esattamente il doppio! Nonostante ciò ci divertiamo tra balli in strada e musica dal vivo e ci viene detto che dall’altro lato dell’isola il sole tramonta alle 8 ma per arrivare dobbiamo prendere un taxi del mare e non è detto che ci portino per colpa di un divieto di stare in spiaggia dovuto alla caduta massi. Divieto, ovviamente, che non viene fatto rispettare dai proprietari di barche coi i soldi che ci vanno tranquillamente.
Il giorno dopo ci incamminiamo alla volta dell’altro lato dell’isola. I taxi del male non ci portano ma ecco spuntare un tassista che ci dice che se vogliamo ci porta lui fino ad un punto in cui, poi, con una piccola stradina di campagna, possiamo raggiungere Vallemuria che, a detta sua, è la spiaggia più bella dell’isola. Il tutto alla modica cifra di 5 euro a persona. Sì perchè su questa meravigliosa isola i tassametri non esistono e il prezzo non è a tratta ma a persona….ossia la stessa strada fatta in 3 costa 15 euro, in due 10 e in quattro 20… non abbiamo alternative e vogliamo visitare l’isola, quindi andiamo. La piccola strada di campagna, però, risulta una scalata degna di Indiana Jones….ripidità del 10%, canne da scansare e attenzione a dove si mettono i piedi… eccovi una foto della stradina di campagna….
Dopo mezz’ora di scarpinata folle raggiungiamo Vallemuria, una spiaggia completamente ricoperta di pietre vulcaniche nere senza nessuna zona d’ombra a parte una specie di bar costruito in una grotta. Ci si tuffa, ma l’acqua non è pulitissima…anzi…le mille barche dei ricconi che attraccano a 3 metri dalla riva scaricano in questa meravigliosa acqua ricoprendola di una patina di benzina. Stare sulle pietre laviche infuocate è abbastanza difficile e alle due del pomeriggio diventa impossibile. L’unica cosa che si può fare è stare al bar… a quel punto iniziamo a domandarci come faremo mai a tornare a casa…risalire da quell’infernale stradina per ritrovarci sulla statale a cercare un taxi ci sembra improbabile e siamo alquanto provate dal caldo mortale. La signora del bar ci fa presente che loro hanno un taxi del mare che alle 18.30 ci riporta a Lipari, sempre alla modica cifra di 5 euro a persona. Disperate accettiamo e passiamo il pomeriggio a nasconderci dal sole dietro spuntoni di roccia in pericolo di caduta…Vallemuria….la Death Valley!
Torniamo a casa fucsia e con un eritema solare accompagnate da un barcone guidato da un signore quasi settantenne vestito solo con un microcostume a slippino bianco e slabrato ai lati….domani andremo a Salina, almeno vediamo un’altra isola!
A Salina andiamo principalmente perchè la mia amica vuole andare a vedere la casa e la spiaggia de “Il postino”. Appena arrivate chiedo all’ufficio informazioni dove un ragazzo più grasso della porta del suddetto ufficio mi dice che la casa si vede dalla strada e la spiaggia è un po’ scoscesa, unico problema c’è da farsi 1 ora e mezza di autobus per arrivarci. Raggiungiamo Pollara cambiando due autobus e chiediamo dove sia la casa, l’autista ci dice “L’ultima che vedete sulla destra.” Ci incamminiamo a alla fine della strada vediamo una casa rosa…eccola e ci avviciniamo emozionate a fare fotografie. Ma la mia amica non si accontenta, vuole chiedere di entrare e così io che non è che ho la faccia come il culo ma sono il culo, vado a disturbare i suoi abitanti…con mia estrema sorpresa mi dicono che non è quella ma tutti sono convinti che lo sia e vanno a fotografare. La casa del postino è abbandonata e non si vede dalla strada, inoltre alla spiaggia non si può arrivare perchè è quasi tutta erosa e pericolante. Siamo arrivate fin là e non mi arrendo, se la casa è abbandonata ci si entra! Amici, se c’è da fare la vandala eccomi, ed ecco com’è tenuta l’unica attrazione di Salina.
Restiamo a Lipari e dal lato in cui il sole tramonta prima ma non si muore! Ansiamo in una spiaggia ricoperta di pietra pomice in cui rotolarsi e sentirsi lisce, bellissima. Ma ci sono barche parcheggiate così vicine che è impossibile nuotare. Dei signori seduti accanto a noi ci invitano a chiamare la capitaneria di porto e ci danno il numero, chiamiamo in almeno venti, la risposta è “Signorina noi abbiamo 7 isole e tutti chiamano per sto problema delle barche” gli suggerisco che se facessero multe nessuno attraccherebbe a riva ma non sembrano convinti quando, dopo 5 ore, arrivano e non si avvicinano neanche a tre yacht che fanno festa con l’ancora sul bagnasciuga e vanno a cacciare via due gommoncini senza, ovviamente, fare multe.
Purtroppo, però, la settimana è finita e, per me, anche le ferie. Tristezza e depressione riprendo, da sola, il traghetto per Milazzo, di lì, grazie a trenitalia e al taglio dei treni, dovrò fare solo 4 cambi treni. Mia madre è preoccupata perchè devo stare da sola alla stazione di Milazzo per 4 ore di notte ma io impavida parto. Al porto di Milazzo arrivo alle 20.30, il cartellone dice che c’è un autobus alle 20.45, perfetto. Attendo, ormai so che i tempi isolani non sono precisi. Alle 21.00 arriva un autobus con la scritta “5 Porto-stazione”, sorrido compiaciuta e mi ci avvicino, ma….mentre sto salendo l’autista mi blocca “Signorina deve andare in stazione?” “Sì” “Questo non va.” “Ma mi scusi c’è scritto avanti!” “C’era scritto, l’ho appena cambiato. Se vuole andare in stazione c’è il taxi, a piedi non ci può arrivare che ci sono 2km di superstrada da fare.” A nulla valgono le mie proteste, prendo il taxi, ovviamente abusivo e a tariffa fissa, ed arrivo in una stazione desolata, senza un bar, senza una sala d’attesa, senza una macchinetta….per fortuna ho fatto amicizia con dei ragazzi e andiamo a prenderci una birra alla baracchina avanti alla stazione. Raccontiamo l’accaduto con l’autobus e ci dicono che è normale, è la mafia, si organizzano autisti dell’autobus e tassisti abusivi.
Va bè, ormai la vacanza è finita, vorrei comunque fare il mio libretto delle vacanze con biglietti, scontrini e quant’altro ma mi è impossibile…in una settimana nessuno mi ha mai fatto uno scontrino, non ho ricordi di questa vacanza.
Turista italiano vai all’estero. Ma soprattutto gestore del turismo italiano, vai all’estero, guarda come funziona e poi rifatti la domanda “Perchè in Italia la gente non torna?”, ora datti una risposta perchè io te la do. Le Eolie? Bellissime ma mi aspettavo molto di più, con un patrimonio del genere come potete rovinarlo così? è la vostra terra e la state distruggendo. Fatevi una ddddomanda! Vacanze in Italia? Aiiaiaiiaiaia!