
Ieri pomeriggio ho chiamato Cuba come faccio una volta la settimana,pare che la situazione peggiori di giorno in giorno,"siempre mas hambre y siempre mas gente que habla mal de la Revolucion".
Queste parole che mi ha detto la fanciulla sono preoccupanti sopratutto se dette da una persona equilibrata e che raramente si sbilancia in discorsi simili,fra l'altro e' pure nella gioventu' del Partido.
Era inevitabile che anche Cuba fosse colpita,e duramente,dalla crisi economica che ha sconvolto il mondo,d'altronde se questo tzunami economico ha devastato l'economia dei paesi piu' industrializzati al mondo non era pensabile che la misera economia di Cuba non fosse toccata dal problema.
Il discorso e' grave in modo particolare per i giovani,una ragazza o un ragazzo di vent'anni o giu' di li' non hanno alcuna prospettiva se non quella di trovare un lavoro da 10/15 cuc al mese con cui ci fai poco o nulla.
Fra l'altro ora 'e difficile anche trovarlo un lavoro pagato in questo modo,le liste di attesa sono lunghissime e molta gente che vorrebbe lavorare resta a casa perche' Cuba non puo' pagare piu' milioni di stipendi pur se bassissimi.
Forse sarebbe il tempo di aprire almeno in parte al mercato,permette investimenti esteri anche in settori rivolti ai cubani e non solo in quelli rivolti al turismo come avviene ora.
Negozi,risotranti,palestre,supermercati...fare regole giuste e non draconiane in modo da attirare piccoli e medi imprenditori di varie parti del mondo
Davvero serve cambiare qualcosa.