Ci sono genti che lottano per il pane, chi per una cattedra, chi per un cuore nuovo; chi per morire sereno, chi per un tetto.
Ci sono genti che si sporcano le mani e il viso di fango, per sopravvivere, che urlano in silenzio perché non possono fuggire; che chinano il capo, che vanno avanti nonostante la fame, il dolore, le percosse; che si aggrappano al carrello di un aereo per non perdere la speranza; chi, nel mentre si mette una parrucca, sorride alla sua malattia per non perdere la vita; chi sopravvive ai suoi figli e mentre muore dentro, fuori comunque vive.
Ci sono genti che combattono ogni giorno, senza le gambe o appesi ad un respiratore, che insegnano l’autoironia e la forza dell’andare avanti; che vivono di preghiera, di fede, seppure umiliati e uccisi.
E poi c’è chi lotta ogni giorno contro i mulini a vento.
Chiara