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No more excuses (a week without violence) - donne senza nome
Creato il 30 novembre 2014 da Beatrixkiddo"Mi chiamo Ipazia sono nata ad Alessandria d'Egitto. Figlia di Teone, matematico e astronomo, che mi diede una istruzione di prim'ordine. Sono stata sua allieva, poi sua collaboratrice...poi il suo successore...studiosa, filosofa, scienziata e donna...Non mi sono piegata a chi mi voleva soltanto moglie e madre, ho messo in discussione un Dio indiscutibile. La gente faceva chilometri per ascoltare le mie lezioni, ero acuta, brillante....scomoda. Ed infatti sono stata uccisa, fatta a pezzi per la precisione...i resti bruciati come fossero rifiuti, carcasse infette. Delle mie opere si sa poco o nulla, scomparse, nascoste chi sa dove. Hanno raccontato la mia storia in un film, imperfetto, forse a tratti troppo "pulito", eppure forte, efficace che è riuscito a farmi uscire dall'ombra, a dare un voce ad una storia che pochi conoscevano, quella di una donna che si è rifiutata di piegare se stessa e le proprie idee..."
"Io non ho nome.Mi ha chiamato La Donna. Sono una selvaggia dice lui, che mi ha trovata nei boschi e portata a casa come fossi un gioco nuovo. Selvaggia quindi mostro da educare alla civiltà....ma chi é il vero mostro tra noi due?Io che vivo nei boschi, non ho vestiti eleganti, animale mi chiama...o lui... Lui con la sua bella casa, la sua famiglia da cartolina...così perfetta da vivere nel terrore. Quella che pare essere la sua compagna, la madre dei suoi cuccioli, ha una tale paura di lui che non gli si oppone mai, non scappa, vive nella sua prigione dorata e lo asseconda in ogni sua pazzia, in ogni sua perversione...il maschio...il maschio è stato cresciuto dal padre, uomo, senza limiti, dominatore, libero di vessare ogni donna in ogni modo possibile....hanno meritato la morte, tutti e tre, anche lei perchè non ci può essere perdono per chi non protegge i propri figli. Ho risparmiato lei che mi ha liberata...forse è ancora in tempo per uscire dal fango.. Di me, di noi rimaste delle sopravvissute non saprete più nulla.."
Due film diversi, completamente agli antipodi. Amenabar è freddo. McKee ti investe con la forze e la potenza di un caterpillar (alla fine della visione ti manca il respiro), entrambi protagonisti di quello è stato un esperimento piuttosto azzardato, orgogliosamente, parte dell'iniziativa "No More Excuses (a week without violence) " con cui non avremo certo cambiato il mondo, ma speriamo aver contribuito a scuotere un pochino le coscienze...se li avete persi, vi consiglio di andare a rileggere anche chi mi ha preceduto:
- Non c'è paragone
- Il bollalmanacco
- The Obsidian Mirror
- Obsploitation
- Delicatamente Perfido
- 50/50 thriller
- Recensioni Ribelli
- Pensieri Cannibali
- Cooking Movies
- La Fabbrica dei Sogni
- Solaris
- White Russian
- Director's cult
- Scrivenny 2.0.
- Mari's Red Room
- Combinazione Causale
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