E' una dinamica nota, trita e ritrita che vi porterà a rimanere con uomini che valgono meno di un centesimo delle vostre doppie punte o ad essere amiche a persone dalle quali starebbe alla larga anche un'aspide particolarmente velonosa. Oppure, a credere che un ombretto sia un buon ombretto.
Per fortuna, così come alla fine ci si libera degli uomini inetti e delle amicizie false, arriva il momento in cui capisci che no, non è colpa tua. E' proprio lui ad essere inutile. E' o no una liberazione quel momento? Per me lo è stata quando ho capito che non ero io, ma era lui, questo ombretto mono della Naj Oleari (numero 22), a non andare bene.A vederlo è bellissimo, vero? E la foto non rende nemmeno minimamente la sua bellezza al primo sguardo: è brillantissimo, luminoso, nero con riflessi cangianti...un incanto. Peccato che sia pessimo su di me: pochissima pigmentazione, del tutto priva di glitter e luminosità, con un fall out spaventoso e una resistenza che, con primer (ripeto e sottolineo: con primer) non va oltre le 2 ore.
Se proprio resto immobile e non fiato mentre ce l'ho addosso, arriva a durare fino a 2 ore e mezzo. Da quel momento in poi sarà un delirio di pieghette, zone sbiadite, sbavature e accumuli. Pensate a un qualsiasi difetto, uno qualsiasi: lui ce l'ha.
Diciamo che, per quanto mi riguarda, l'unica cosa Naj Oleari che ancora vorrei avere è la borsa postino....Lo ricomprerei: noLo consiglerei: noLo regalerei: no*
*o vi sentite audaci e volete adottarlo??