I viaggi sono sempre importanti, anche i più brevi. Questa è una delle lezioni di vita che Paola de Santiago Haas con il suo No Road, Just Us ci invita a non dimenticare. Sembrerebbe una lezione che lei ha imparato abbastanza in fretta, durante una vita trascorsa attorno al mondo per studio, lavoro e piacere. In questa affascinante raccolta di storie brevi, la maggior parte delle quali strettamente bio- grafiche, seguiamo Paola durante i suoi viaggi, a cominciare dal Messico, suo luogo di nascita.
I capitoli dedicati al Messico sono probabilmente i più interessanti perché offrono un punto di vista unico sul paese. Si tratta della visione di una donna che è nata lì ma, per scelte di vita che l’hanno portata altrove, spesso si è trovata ad attraversarlo in lungo e in largo da turista. Lei però non è il solito tipo di turista…

Curiosità, capacità di adattamento e un approccio positivo sono essenziali per ogni viaggiatore e Paola de Santiago Haas li possiede tutti e tre, come si evince da ogni

“Prima di tutto deve essere fatta una distinzione tra “spostarsi” (travelling) e “viaggiare” (journeying). Spostarsi, muoversi da un posto a un altro, può essere o meno piacevole, ma viaggiare è qualcosa che trascende il divertimento. Ha a che fare con il vivere… “Viaggiare è un bisogno” non solo fisico, ma anche intellettuale ed emotivo.
La traduzione mia: il libro è in inglese, lingua neutra e “comune”, volutamente scelta tra le molte parlate dall’autrice. Personalmente non potrei essere più d’accordo. I miei diari di viaggio sono pieni di meditazioni sull’esistenza, accanto a ricordi e descrizioni dei posti che stavo visitando e che hanno ispirato quelle note. L’autrice, al contrario, costruisce i suoi capitoli come un mix unico di vita e storie, al punto che in più di un’occasione è difficile capire dove finisce la realtà e comincia la letteratura.

Nel complesso, No Road, Just Us è un libro gradevole, garbato e affascinante, che intrattiene con uno humour leggero, suggestive riflessioni sulla vita e altre storie.





