Magazine Società

No smoking anche e sopratutto nei PVS !

Creato il 31 maggio 2011 da Marianna06

Nonostante sia noto che il fumo faccia male, nel mondo si continua a fumare.

Lo evidenziano le cifre relative alla vendita di sigarette,che aumentano costantemente ogni anno .

E la cosa tragica è che la diffusione della sigaretta cresce  esponenzialmente sopratutto nei Paesi in via di Sviluppo.

Africa inclusa.

Secondo statistiche nei PVS(Paesi in via di Sviluppo) a fumare sono il 50% degli uomini e il 35% delle donne.

Questo può verificarsi perché le grandi multinazionali del tabacco hanno trovato proprio  in questi Paesi leggi inadeguate e quindi ne hanno invaso  i mercati allo scopo di continuare a realizzare indisturbate i loro profitti.

Tanto che, a prescindere dall'età, il consumo, ad esempio in Africa, riguarda molto spesso i giovanissimi.

Si consideri che l'Africa ha una popolazione numerosa la cui età media va dai quindici ai vent'anni.

E tuttavia non è raro vedere bambini con la"bionda" tra le labbra.

Oggi ,che è la Giornata mondiale della lotta al fumo, è necessario da parte dell'associazionismo che opera nei cosiddetti Paesi del terzo mondo far suonare il campanello d'allarme sui danni che il fumo progressivamente arreca alla salute.

A partire dalle scuole e nei centri di salute o dispensari occorre non smettere mai di martellare in tal senso.

In Occidente del fenomeno della diffusione del fumo nei PVS se ne parla.

Non sempre ma se ne parla.

 Ora però che si conoscono molto bene le conseguenze negative di una tale dipendenza è obbligo mobilitarsi per smascherare chi porta malattie e morte(le note multinazionali di cui non è necessario neanche fare i nomi perché li conosciamo) lì dove ci sono già una miriade di problemi, anche e sopratutto di salute.

L'informazione, in un mondo che vive la globalizzazione( purtroppo solo dei mercati), deve essere capillare e raggiungere l'Africa come tutte le altre realtà a grosso rischio(Asia e America latina).

Non si può più tramandare nel tempo.

Diversamente il danno sarà enorme e irreversibile.

Ed è quello che non si vuole.

In Africa, ad esempio, il piccolo Rwanda l'ha capito.

 E lì le leggi sono severissime  così come salatissime  sono le multe per chi trasgredisce.

Quindi è qualcosa che,volendo, si può fare.

Basta iniziare.

Da subito, però.

 

  A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Divieto-di-fumo
 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :