Nocciole delle Langhe

Da Eatitmilano @Eatitmilano

Nocciole

Io nelle Langhe ci sono stata una sola volta, ma le ho percorse tutte a piedi con Johnny e Milton, le ho contemplate attraverso gli occhi di Anguilla che tornava dall’America dopo  anni di assenza.
Petunia non sta perdendo colpi. Le Langhe sono uno dei miei paesaggi letterari interiori costruiti grazie a due dei migliori scrittori del secolo scorso: Beppe Fenoglio e Cesare Pavese. E con Cesare Pavese mi sono trovata a cena, pasteggiando a nocciole e bevendo vini dedicati ai suoi libri. Volete sapere come tutto questo è stato possibile? Continuate a leggere.

In questa serata invernale al The Hub Hotel di Milano Carlo Vischi ha giocato in casa, portando il suo Piemonte da noi. Una serata che è stata anche un’occasione per un augurio di buona feste allietato da un menù delizioso in cui la nocciola delle Langhe, fornite dall’azienda Barroero è stata la protagonista indiscussa.
Mi hanno detto anche che alcune fortunate hanno potuto fare della noccioloterapia con prodotti Koris presso la spa del’albergo. Meraviglia delle meraviglie. La prossima volta mi candido a fare da cavia

Ho iniziato sgranocchiano nocciole salate all’aperitivo sorseggiando un meraviglioso Vermouth Cocchi che mi ha riportato indietro nel tempo: un mix di buoni sapori di una volta dalla china al rabarbaro, con tocchi di artemisia, zucchero caramellato, agrumi, sandalo, muschio, mirra e noce moscata.  Per la cronaca  provate anche l’ottimo barolo chinato e poi scriveteci per dirci se li avete apprezzati.
Anche l’ Azienda agricola Prunotto Mariangela  ha fornito alcuni – ottimi- prodotti ma in questo caso ero già preparata: sono una loro affezionata cliente da anni!

Entrate in sala da pranzo con noi e accomodatevi al tavolo accanto a Cristina Torrengo di Terre da Vino. Scoprite che suo marito Pierluigi Vaccaneo rappresenta la Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo e perdetevi tra letteratura, vino e i superlativi piatti di Mariuccia Ferrero del ristorante San Marco di Canelli, Diego Rossi delle Antiche Contrade di Cuneo – è lui quello con i moustaches d’altri tempi – e Matteo Fumero della Locanda da Elisa di Pradleves (CN) -gestita dalla conduttrice Elisa Isoardi e dalle donne della sua famiglia-.
Volete farvi contagiare dal nostro entusiasmo? Iniziamo con l’amouse bouche di Sandro Mesiti, resident chef del Mirror Lounge: bocconcino di biancostato in  squisito bagnet vert  mangiato sorseggiando lo spumante extra brut Molinera di Terre da Vino.
A seguire Diego Rossi ci ha servito un antipasto a base di lumache marinate nel caffè di 7Gr. con granella di nocciole servite su un ottimo purè e accompagnate da un Monferrato bianco Tra donne sole 2011 di Terre da Vino. Di pavesiana memoria.
Mariuccia Ferrero ha celebrato magistralmente il Piemonte con un primo piatto tipico che più tipico non si può, agnolotti del Plin ma conditi con un filo d’olio di nocciola. Provateli con un barbera d’Asti San Nicolao 2011 sempre di Terre da Vino.
Ci è stata poi servita una costoletta d’agnello in crosta di nocciole e melanzane con carciofo e salsa si mirtilli preparata da Sandro Mesiti gustata bevendo un Langhe rosso Albarossa 2008 di Castello di Neive.

A questo punto la vostra Petunia è dovuta scappare via prima che la carrozza –del treno- si trasformasse in una zucca, già rammaricandosi di non esser riuscita ad assaggiare il dessert. Ma grazie all’intercessione della fatina buona Stefania Corrado che è riuscita a farsi passare dalla cucina una porzione di mousse fondente al burro salato di nocciole – una bomba- con pere Madrenassa al moscato realizzato dalle mani di Matteo Fumero, ho potuto assaporare qualche boccone di questo capolavoro accompagnato da un malvasia Rosetta Castelnuovo Don Bosco DOC  2011 delle cantine Bava di Coccolato.

Potete credermi se vi dico che non saprei dirvi cosa ho apprezzato di più?


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