Il noce mantenne sempre un alone di leggenda, legato alla presenza di streghe e incantesimi, che si comunicò alla preparazione del liquore. Tradizionalmente, infatti, le noci venivano raccolte nella notte di San Giovanni dalla donna più esperta nella preparazione che, salita sull’albero a piedi scalzi, staccava solo le noci migliori a mano e senza intaccarne la buccia. Lasciate alla rugiada notturna per l’intera nottata, si mettevano in infusione il giorno dopo. La loro preparazione terminava la vigilia di Ognissanti, cioè la notte del 31 ottobre. Nella raccolta la tradizione chiede di non usare attrezzi di ferro. Il metallo, infatti, intaccherebbe le proprietà delle piante officinali. È un fatto che i vegetali tagliati con lama di metallo ossidano prima e appassiscono più in fretta di quelli tagliati, ad esempio, con una lama di ceramica. L’usanza è comunque molto antica e già i druidi la seguivano cogliendo il vischio con un falcetto d’oro.
Ingredienti:
24 noci
1 litro di alcol
1 litro di acqua
1 kg di zucchero.
Preparazione:
Versare l’alcol in un recipiente e lasciarvi macerare le noci spaccate per circa quindici giorni. Il contenitore deve essere conservato all’aperto. Dopo questo periodo di tempo sciogliere lo zucchero in acqua calda fino a ottenere uno sciroppo. Filtrare le noci, unirle allo sciroppo e imbottigliare.