Noemi Franchini: una poetessa prodigio di Quaderni di Villafranca veronese. A otto anni nel 1902 esprime una sensibilità unica.

Creato il 31 ottobre 2014 da Pierumberto @Pierumberto

Si possono avere otto anni ad inizio del secolo scorso e creare delle poesie insuperabili? È capitato nel veronese nel borgo di Quaderni. Il prodigio? La bambinella aveva soltanto otto anni con una intelligenza, una positività, una creatività ed una sensibilità al di sopra della norma. Pensate: nata nel 1894 a soli otto anni con una manualità eccezionale scrive poesie poesie e poesie lasciate poi in un cassetto. Noemi conduce una vita irreprensibile dando alla famiglia una sicurezza nell’educazione. La poesia che indichiamo qui sotto ci sembra una delle migliori perché tratta nell’ecclesiale semplice della ruralità del tempo. La Madonna madre di Gesù accoglie sempre la speranza e la carità del gregge di Dio. Per questo la poesia alla Madonna del ghetto sembra un dipinto dell’ottocento.

Alla Madonna del ghetto

Quando ero bambinella
Venivo spesso allo staffetto.
Per veder la statua bella.
Posta dentro un cappelletto.
Poi le genti, quelle del ghetto,
Che pensarono di far?
Sotto il cappelletto
Misero un altar.
Ma un giorno, caro e bello
Per voler della contessina
Dov’era il capitello
Fecero una chiesina.
Non è tanto di valor
E’ una misera chiesetta,
Ma fatta per amor della bella statuetta.
E adesso è tanto bello venir qui a pregar
Si spinge un po’ il cancello
E denfro si può entrar.
C’e una piccola campana
Che bene sa suonar
E i fedeli chiama
Alla sera per pregar.
MARIA e’ sorrîdenfe
Con in braccio il suo bambin
E’ come sole risplendenfe
Sopra il buio del cammin!

Noemi Franchini


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