NoFreeJobs: gratis non si lavora. Si ozia.

Tutto è iniziato il 9 novembre, quando la mia amica @CristinaSimone (cercatela su twitter!) dopo aver letto un post sul blog di Paolo Ratto che citava quello che ora è il motto di #NoFreeJobs ossia “Gratis non si lavora. Si ozia.” ha pensato di twittarlo.

Cristina ha pensato che potesse diventare un trend topic su twitter e per questo ha ideato un hashtag che non fosse troppo lungo e che richiamasse l’attenzione dei giovani, precari o disoccupati, ma soprattutto che venisse subito compreso da tutti.

Un tweet tira l’altro e grazie ad altri amici social addicted che l’hanno aiutata a promuovere l’idea in poco tempo l’hashtag si è diffuso rapidamente e dopo qualche ora era già tra i TT di twitter.

Lo scopo iniziale era quello di ricevere da tutti gli Italiani presenti sul web le proposte di lavoro indecente che avevano ricevuto.

Ovviamente l’idea è stata un successo ed ha spopolato non solo su internet, ma è stata notata anche da molti altri tanto da essere citata su siti e testate come Likiesta, tgcom, Wired.it, Panorama.it, L’Espresso, La stampa e tanti altri.

Presto verrà anche lanciato il sito ufficiale, che conterrà un blog multi-autore, con la possibilità di pubblicare annunci che non siano “free jobs”, di scaricare un badge da mettere nel proprio sito e tante altre cose.

Giovedì 17 novembre sono stati anche invitati a partecipare al programma Smart&App nello studio di La3, ecco il video:

L’ obbiettivo ora è quello di trasformare il tutto in un movimento ‘positivo’, di sensibilizzare aziende e utenti, in cerca di lavoro e far notare che lavorare gratis non porta a niente. Cristina e i suoi amici vogliano farai promotori di un’iniziativa di cambiamento che sia in primis culturale.

Voi avete mai ricevuto proposte indecenti o offerte di lavoro gratis? Se sì, non aspettate oltre, mandate subito una email a [email protected] e denunciate i fatti! Io sono per il NoFreeJobs e voi?