La rivincita dei falliti
Favola amara e spensierata, Noi e la Giulia è l’opera terza di Edoardo Leo, che si lascia guardare senza troppe difficoltà e che ha il pregio di farsi cartina tornasole della precarietà dei quarantenni di oggi e del peso che i loro sogni hanno sull’avvenire e sul presente.
Diego è un venditore di automobili senza più la capacità di costernarsi, Claudio ha chiuso l’alimentari di famiglia aperto da più di cent’anni e Fausto è un piazzista coatto e fascista. Li accomuna il sogno di cambiare vita e aprire un agriturismo e casualmente si incontrano presso l’immobile dei loro sogni. I tre decidono di unire le forze per acquistare il casale e a loro si unisce Sergio, un veterano del comunismo, che difficilmente accetta il compromesso. Purtroppo ben presto bussa alla loro porta la Camorra, che chiede insistentemente il pizzo.
Edoardo Leo si siede nuovamente dietro la macchina da presa e immortala un gruppo di quarantenni che cercano di svoltare e di costruirsi una nuova vita lontano dalla città. Perché, come recita il protagonista Diego, quando vuoi cambiare vita a vent’anni è il cirinquito sulla spiaggia e a quaranta è l’agriturismo. Tratto da Giulia 1300 e altri miracoli, Noi e la Giulia è l’ennesimo fondamentale tassello che rientra in quella produzione cinematografica, che narra i tempi disillusi e precari di oggi con correttezza, un filo di malinconica attualità e amara ironia. Ed è proprio per questi motivi che Noi e la Giulia si rivela una pellicola riuscita, che mostra la reazione nei confronti della delinquenza organizzata unita a quella di egual forza nei confronti di un presente disastrato e troppo spesso avverso.
Edoardo Leo prosegue nel suo percorso autorale con indefessa maturità e con la volontà di raccontare, senza eccessivi fronzoli melodrammatici, una situazione precaria che tutto ingloba e distrugge. Noi e la Giulia dimostra di non avere grandi difetti perché composto da una narrazione scorrevole e un cast di degno livello, fondamentale per sostenere per quasi due ore la curiosa e umoristica situazione nella quale i protagonisti vanno a cacciarsi. Probabilmente l’unica difficoltà in cui si imbatte il film è la mancanza di alchimia tra gli attori, che presi singolarmente paiono ben inseriti nel personaggio, ma che faticano a dialogare fluidamente tra loro. Difatti si nota un’eccessiva costruzione a tavolino delle situazioni, che sfociano in svolte narrative deliranti e ridondanti.
Nonostante ciò Noi e la Giulia è un esempio di commedia aderente all’attualità e che usa con coscienza e professionalità le armi della comicità per raccontare una vicenda che apre alla speranza e alla crescita personale e che non può non essere condivisa e applaudita. Difatti la semplicità con cui Edoardo Leo costruisce la pellicola gli permette di non cadere in facili tranelli e di dimostrare che il suo percorso di regista prosegue senza intoppi, rivelandosi un cineasta in grado di non scadere nel macchiettismo e nella stucchevolezza, elementi che negli ultimi anni si sono distinti come ingredienti di maggior spicco della commedia italiana.
Uscita al cinema: 19 febbraio 2015
Voto: ***